Gaza. Le parole da "giardiniere" di Borrell sugli aiuti umanitari
7180
di Marinella Mondaini*
“Gli aiuti umanitari ai residenti della Striscia di Gaza non hanno senso se il conflitto militare continua” – con queste “alte” parole, l’“alto” rappresentante della politica estera dell’Unione Europea (così è ufficialmente declamato il custode del giardino d’Europa, mentre tutti gli altri, ovviamente, selvaggi, vivono nella jungla) Josep Borrell.
Le inaudite parole, il giardiniere le ha condite con queste: “noi dobbiamo alleggerire le sofferenze della popolazione pacifica e per questo è necessario aumentare il volume dell’aiuto umanitario, ma non ha senso dar da mangiare a colui che verrà ucciso il giorno seguente (!!) Noi dobbiamo smettere di bombardare ed evitare nuove morti. L’aiuto umanitario è necessario ma non è sufficiente”.
Le inaudite parole, il giardiniere le ha condite con queste: “noi dobbiamo alleggerire le sofferenze della popolazione pacifica e per questo è necessario aumentare il volume dell’aiuto umanitario, ma non ha senso dar da mangiare a colui che verrà ucciso il giorno seguente (!!) Noi dobbiamo smettere di bombardare ed evitare nuove morti. L’aiuto umanitario è necessario ma non è sufficiente”.
Le parole ovvie, trite e banali non bastano a coprire la sua vergognosa dichiarazione, con la quale in pratica dice che non ha senso fornire aiuti umanitari alle popolazioni di Gaza a causa della condanna del loro destino.
Maria Zacharova, portavoce del Monistero degli Esteri russo, ha commentato questa dichiarazione così: “E’ un’apologia del transumanesimo. Sarebbe interessante sapere se dal punto di vista di Borrell, anche guarire, prendersi cura, amare qualcuno che morirà domani non ha senso?”
*Post Facebook del 27 novembre 2023