Germania, il ministro della Giustizia Buschmann annuncia azioni «vigorose» contro Telegram
In arrivo una stretta contro Telegram in Germania?
Il ministro della Giustizia Marco Buschmann (FDP) ha annunciato un'azione «vigorosa» contro il servizio di messaggistica Telegram in vista delle ultime minacce di morte contro il primo ministro sassone Michael Kretschmer (CDU).
«Parti del cosiddetto movimento dei ‘pensatori non conformisti’ hanno da tempo abbandonato il terreno della Legge fondamentale; Ciò è dimostrato non da ultimo dalle indicibili minacce di morte contro il primo ministro Kretschmer e altri rappresentanti del nostro Stato», ha affermato l’esponente del partito Liberale al RedaktionsNetzwerk Deutschland (RND).
????????? "Quello che diffonde Telegram è disgustoso, indecente e criminale"
— lantidiplomatico.it (@Lantidiplomatic) December 14, 2021
Marko Buschmann, il nuovo ministro della giustizia tedesco, annuncia di voler prendere azioni cotro il social network pic.twitter.com/BO3WmdPhMq
«E’ chiaro che il nostro Stato costituzionale deve intraprendere un'azione decisa contro questi crimini d'odio. Allo stesso tempo, anche i social network sono obbligati: le disposizioni della Network Enforcement Act sono vincolanti e la legge non riconosce alcuna eccezione generale per i servizi di messaggistica. Di conseguenza, l'Ufficio federale di giustizia sta attualmente conducendo due procedimenti penali contro il provider di Telegram».
Buschmann ha poi aggiunto: «La principale sfida politica nel prossimo futuro sarà quella di creare un quadro giuridico convincente e uniforme a livello europeo per i social network. L'anno scorso è stata presentata una proposta in tal senso. Nel 2022 le delibere per la legge sui servizi digitali entreranno nella fase decisiva. Queste consultazioni hanno la massima priorità per il nuovo governo federale».
Insomma, sembrano davvero lontani i tempi in cui Telegram veniva osannato come un luogo di libertà. Evidentemente percè il servizio di messaggistica balzò agli onori delle cronache perché tramite Telegram l’opposizione bielorussa organizzava le sue proteste contro Lukashenko.