Giorno della vittoria. La traduzione integrale del discorso di Putin

Giorno della vittoria. La traduzione integrale del discorso di Putin

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La mia traduzione dello strepitoso discorso di Putin e il monito al mondo.

 “La Festa della Vittoria era, è e sarà per la Russia, per il nostro popolo sacra! Una vittoria di significato colossale e storico per i destini di tutto il mondo. Il popolo sovietico ha liberato l'Europa dal nazismo. La Vittoria è nostra, ci appartiene di diritto. Nostra - di noi che abbiamo spezzato, sgominato e vinto il nazismo, - noi eredi della generazione dei vincitori, generazione che noi onoriamo e di cui andiamo fieri. Noi ricorderemo sempre che questo grandioso atto eroico l’ha compiuto proprio il popolo sovietico, nel periodo più difficile della guerra, nelle battaglie che furono decisive per l’esito della lotta col fascismo il nostro popolo era solo, solo sul cammino estremamente difficile, disseminato di vittime verso la vittoria, si è battuto eroicamente fino alla morte su tutti i fronti, in battaglie furiose in terra, mare e cielo. Il nostro popolo, di ogni nazionalità e fede religiosa ha combattuto per ogni centimetro della propria terra: nei campi sotto Mosca, fra le rocce della Carelia, delle montagne del Caucaso, dei boschi di Vjasma e Novgorod, oltre le rive del Baltico e del Dnepr, nelle steppe del Volga e del Don ...

Cari veterani ci inchiniamo davanti al vostro coraggio e alla vostra forza di spirito, vi ringraziamo per l'esempio immortale di coesione, unità e amore per la Patria, voi avete dimostrato che solo tutti uniti si può riuscire a raggiungere ciò che sembra impossibile, avete superato un nemico spietato, difeso la propria casa, i vostri figli, il paese natale, avete ottenuto sul nazismo una Vittoria incontrastata e avete glorificato nei secoli il 9 Maggio 1945. Con un dolore imperituro si fanno ricordare in noi i tormenti degli abitanti di Leningrado sotto l’assedio, dei prigionieri dei campi di concentramento, le incalcolabili tragedie degli abitanti dei territori occupati.

Quest’anno si compiono ottant’anni dall’inizio della Grande Guerra Patriottica. Il 22 giugno del 1941 è una delle date più tragiche per la nostra storia. Il nemico ha aggredito il nostro paese, ha attaccato la nostra terra per uccidere, seminare la morte, dolore, orrore e sofferenze inenarrabili, il nemico non voleva solo rovesciare l’ordinamento politico, il sistema sovietico ma anche distruggerci come Stato, come nazione, voleva cancellare dalla faccia della terra i nostri popoli. Ma il popolo sovietico non solo ha difeso la Patria ma ha anche liberato i paesi dell’Europa dalla “peste marrone”, ha inflitto al nazismo una condanna storica … allora nel 1941, aveva davanti ancora quattro anni di una guerra incredibilmente sanguinosa … una guerra che non è possibile dimenticare e non c’è perdono, n’è giustificazione per chi ancora cova in grembo piani aggressivi! Quasi un secolo ci separa dagli avvenimenti di quando nel centro dell’Europa prendeva impudentemente forza e potere predatorio la mostruosa bestia nazista. Sempre più cinici risuonavano gli slogan della superiorità della razza e della nazione, dell’antisemitismo e della russofobia. Con facilità sono stati cancellati gli accordi che erano chiamati a fermare lo scivolamento verso la guerra mondiale. 

La storia esige di trarre le conclusioni e imparare le lezioni, ma purtroppo molto dell’ideologia dei nazisti e di coloro che erano posseduti dalla delirante teoria della propria “esclusività”, “eccezionalità” viene di nuovo riportato in auge nel tentativo di rimetterlo in funzione. E non solo radicali di varia sorta e gruppi dei terroristi internazionali. Oggi noi vediamo un branco di boia non eliminati a suo tempo, i loro seguaci, vediamo i tentativi di riscrivere la storia, di giustificare i traditori e i criminali, sulle mani dei quali c’è il sangue di centinaia di migliaia di civili! Il nostro popolo sa troppo bene a che cosa porta tutto ciò. In ogni famiglia è conservato in modo sacrale il ricordo di chi ha combattuto per la vittoria e noi saremo sempre orgogliosi del loro atto eroico. 

 La Russia difenderà sempre con coerenza il diritto internazionale ma allo stesso tempo però difenderà fermamente i propri interessi nazionali, garantirà la sicurezza del proprio popolo e l’efficiente garanzia di ciò sono le Forze Armate Russe, eredi dei soldati della Vittoria e certamente il nostro lavoro comune per lo sviluppo del paese per il benessere delle famiglie russe … in nome della Patria”.

Marinella Mondaini

Marinella Mondaini

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Scrittrice, giornalista, traduttrice. Vive e lavora a Mosca

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