Gli ex presidenti dell'America Latina esprimono solidarietà al popolo colombiano

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Il popolo colombiano è sceso in piazza dapprima per protestare contro una iniqua riforma fiscale pensata dal presidente neoliberista Ivan Duque, poi i motivi della contestazione sono divenuti più generali fino a comprendere tutte le politiche neoliberista del regime di estrema destra di Bogotà. 

La sacrosanta rabbia popolare ha incontrato sulla propria strada repressione e violenza cieca, come testimoniano svariati rapporti di ONG indipendenti attive sul territorio. 

Una violenza destinata ad aumentare tragicamente visto che Duque ha chiuso ogni ipotesi dialogo e ordinato la militarizzazione del paese. 

Per questo motivo oltre 30 leader latinoamericani, tra cui diversi ex presidenti, hanno scritto una lettera per esprimere la loro solidarietà al popolo colombiano, che da 22 giorni porta avanti uno sciopero nazionale contro il governo, durante il quale almeno 43 persone sono state uccise a causa dell’azione repressiva delle forze di polizia, compresi gli squadroni dell’ESMAD. 

La lettera è firmata dagli ex presidenti Luiz Inácio Lula da Silva, Dilma Rousseff (Brasile), José Mujica (Uruguay), Evo Morales (Bolivia), Fernando Lugo (Paraguay), Rafael Correa (Ecuador) e Manuel Zelaya (Honduras), come così come da ex ministri degli Esteri, legislatori e leader politici della regione, evidenzia l’emittente teleSUR. 

"Quelli di noi che sottoscrivono questo comunicato esprimono solidarietà al popolo colombiano", hanno indicato.

"Chiediamo che le profonde differenze che hanno portato alla violenza negli ultimi giorni siano risolte in un quadro di dialogo e negoziazione, cercando un rapido ritorno alla pace in questa amata nazione", hanno sottolineato. 

“La protesta è un diritto sancito nelle convenzioni internazionali e la mobilitazione sociale è un'espressione legittima della partecipazione dei cittadini”, scrivono gli ex presidenti. 

Tuttavia, hanno aggiunto, "i gravi episodi di violenza contro esseri umani indifesi ci colpiscono come fratelli dei colombiani".

Diventa “urgente preservare le garanzie per chi si avvale di tali diritti. Salvaguardare i diritti umani dei cittadini”, si legge nella lettera dove si chiede che “allo stesso tempo garantiscano sicurezza, democrazia e pace”.

Nelle giornata di martedì, i presidenti del Venezuela, Nicolás Maduro, e del Nicaragua, Daniel Ortega, hanno espresso separatamente, la loro solidarietà alla popolazione colombiana e chiesto al presidente Iván Duque di porre fine alla repressione, così come alle sue politiche neoliberiste. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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