Gli "sconfitti degli anni '70" e un fronte salariale da ricostruire oggi

1634
Gli "sconfitti degli anni '70" e un fronte salariale da ricostruire oggi


Non mi vergogno a dirlo. Mi ha fatto un immenso piacere la missiva di Azzaroni dell'altro giorno che vi riporto: 

"Buonasera Pasquale,

grazie moltissimo per l'omaggio agli sconfitti degli anni 70, anche se purtroppo avevamo ragione su quello che sarebbe successo.

Ho ordinato il tuo libro (50 anni di guerra al salario) ti faro sapere...

Cordialmente

Paolo Azzaroni" .


Il mio libro si rivolge ai carcerati di allora, ai perseguitati dalla furia giudiziaria, ai 79 suicidi di Torino dopo la sconfitta di Mirafiori del 1980, a coloro i quali vissero l'emarginazione, l'eroina, la solitudine, la depressione, la fuga verso la  Francia della libertà.

E' uno sconfitto che scrive di loro, gli sconfitti degli anni settanta. Fossi stato giovane in quel periodo non avrei scelto la lotta armata, tutto si stava svolgendo sotto l'egemonia del movimento operaio che non mollava. Da studente universitario conobbi una ragazza. Sua madre era della Cgil. Lei era autonoma. La madre le rimproverava che gli autonomi contribuirono con le loro violenze, con le loro estremizzazioni, alla sconfitta del movimento operaio. La madre non voleva vedere il tradimento della Cgil del 1976 e del Pci nel 1977. Per lei la colpa era della lotta armata e della violenza giovanile di quegli anni. Due mondi che non si sono mai piu' ritrovati. Io cerco un filo di unione, in nome  della memoria, per questo ospito lo scritto di Franco Ferlini. Non sapremo mai chi aveva ragione, in fondo oggi non è importante. Oggi è importante ricostruire un fronte salariale, frantumato, emarginato. Gli emarginati di allora con gli emarginati di adesso. Il libro in fondo parla di due solitudini, scritto da un uomo che per sua scelta si è isolato.

E' di futuro che occorre parlare, tanto il presente è dei dominatori, e il passato lo hanno rivoltato a loro favore. Ci rimane il senso del futuro, come costruire un fronte salariale dopo 50 anni di guerra al salario. Non se ne può piu'. E il futuro sono le nostre radici, il passato sdraricato dalla vulgata dei dominatori, il passato degli sconfitti, che hanno ancora cose da dire, siano atei e credenti. Lo stesso senso religioso è venuto meno nel postmoderno dei dominatori, il sacro non appartiene a questo presente. Così come il sacro della rivolta spartachista, della Comune, dell'Aurora, di Stalingrado, della Resistenza, dell'autunno caldo, del biennio rosso 1919-1920 e il decennio rosso 1969-80. Alle armi, alla guerra occorre contrapporre un altro senso del futuro che abolisca il presente schifoso che da 30 anni ci appiccicano. Interi popoli si stanno emancipando, l'Ue ha riportato il nazismo economico nella sua Storia. Un economista mi disse lo scorso anno: "bisogna uscire, pensare a noi, ricostruire il Paese, tanti popoli ci ammirano, avremmo spazi". Ecco, il futuro.


--------------------

PER APPROFONDIRE:

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

2025: Europa e USA all'anno zero di Giuseppe Masala 2025: Europa e USA all'anno zero

2025: Europa e USA all'anno zero

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Cecilia Sala, "eccellenza" e liberazione di Paolo Desogus Cecilia Sala, "eccellenza" e liberazione

Cecilia Sala, "eccellenza" e liberazione

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga di Francesco Santoianni L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

Tu vuo’ fa’ il Nativo Americano di Raffaella Milandri Tu vuo’ fa’ il Nativo Americano

Tu vuo’ fa’ il Nativo Americano

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Retorica istituzionale a reti unificate di Giuseppe Giannini Retorica istituzionale a reti unificate

Retorica istituzionale a reti unificate

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Sarà mai possibile esportare la democrazia? di Michele Blanco Sarà mai possibile esportare la democrazia?

Sarà mai possibile esportare la democrazia?

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti