Global Times - La complementarietà nei settori chiave collega Italia e Cina
L'Italia e la Cina sono complementari in molti settori chiave, tra cui l'energia rinnovabile, i veicoli elettrici (EV) e la digitalizzazione, ha affermato Lorenzo Riccardi, presidente della Camera di commercio Cina-Italia, in un'intervista esclusiva al Global Times.
Le osservazioni sono state fatte in merito alla visita del presidente italiano Sergio Mattarella in Cina dal 7 novembre a martedì su invito del presidente cinese Xi Jinping, con incontri tenuti tra i leader dei due paesi.
"La visita presidenziale rappresenta un momento significativo per rafforzare le relazioni Italia-Cina", ha affermato Riccardi, estendendo le sue aspettative affinché tale visita porti ad azioni concrete volte a rivitalizzare i legami economici e culturali bilaterali.
I colloqui ad alto livello tra i leader dei due paesi, nonché i potenziali accordi da entrambe le parti, potrebbero aprire la strada a un aumento del commercio bilaterale e, si spera, a incrementare gli investimenti cinesi nel paese europeo, ha affermato Riccardi.
Parlando della complementarietà tra i due Paesi, Riccardi ha affermato che "l'esperienza dell'Italia in fatto di stile di vita, tecnologia, design e produzione avanzata integra i rapidi progressi della Cina in materia di energia rinnovabile, veicoli elettrici, mercati di consumo e digitalizzazione".
Gli sforzi collaborativi dovrebbero dare priorità a joint venture, progetti di co-sviluppo e programmi di scambio di innovazione, ha osservato.
Ad esempio, le partnership nello sviluppo di soluzioni di mobilità elettrica o infrastrutture urbane sostenibili potrebbero guidare la crescita reciproca e sono state attivamente promosse dall'Italia, ha affermato Riccardi, osservando che "le fiere commerciali, i forum bilaterali e gli scambi accademici sono strumenti preziosi per promuovere la cooperazione in questi settori ad alto potenziale".
L'Italia è il quarto partner commerciale della Cina nell'UE e la Cina è il principale partner commerciale dell'Italia in Asia, secondo il Ministero degli Affari Esteri cinese.
Gli investimenti diretti dell'Italia in Cina ammontano a 15 miliardi di euro (16,02 miliardi di dollari) e sono oltre 1.600 le aziende italiane impegnate nella produzione in Cina, soprattutto nei settori tessile, dell'ingegneria meccanica, farmaceutico, energetico e dell'industria pesante, come riporta thepaper.cn.
La Camera di Commercio Cina-Italia conta più di 800 aziende associate, che coprono campi di cooperazione nel commercio di beni e servizi. Secondo Riccardi, il consenso strategico raggiunto tra le aziende italiane in Cina è quello di espandere la loro quota di mercato e presenza, nonché rafforzare la cooperazione reciprocamente vantaggiosa con le aziende cinesi.
Le osservazioni di Riccardi non arrivano dal nulla. La settima China International Import Expo (CIIE) appena conclusa ha visto il maggior numero di rappresentanti di aziende italiane e delegati commerciali recarsi a Shanghai, la città ospitante dell'evento, dall'inizio della pandemia, secondo la Camera di Commercio Cina-Italia.
"Le aziende italiane hanno partecipato attivamente alla CIIE di quest'anno, evidenziando il ruolo dell'evento come porta d'accesso al mercato cinese", ha affermato Riccardi, sottolineando che la CIIE offre alle aziende italiane l'opportunità di mostrare la propria competenza, fare rete con partner cinesi e adattarsi alle dinamiche di mercato in evoluzione.
(Traduzione de l’AntiDiplomatico)