"Glory to urine": il cortocircuito del debunking
di Alessandro Bianchi e Fabrizio Verde
Incredibile azione di debunking oggi dei censori della verità del web. Dopo ore di studio di immagini satellitari incrociati hanno certificato che il video ironico-satirico "Glory to urine", fatto partire ieri da questo account Twitter e divenuto virale ieri sul web, fosse falso. Era già quello che aveva scoperto dopo pochi minuti il giornalista Ben Collins andando in strada a New York a controllare, ma oggi abbiamo la certezza assoluta con il responso addirittura di Open.
E quindi il commento ironico della portavoce Maria Zakharova, sul video meme è stato rimosso. E la sua dichiarazione, rilanciata anche sulla nostra pagina Facebook, non può essere diffusa.
Benissimo. Nel frattempo gli articoli di Repubblica – “Missile sulle bancarelle. Putin fa strage al mercato: 17 morti tra le macerie" (FOTO IN ALTO) – e quello di Open -"Strage in un mercato affollato in Ucraina, l’esplosione del missile russo tra i negozi: 16 morti, c’è anche un bambino – Il video" - restano ancora online e continuano a diffondere agli italiani una notizia smascherata come falsa perfino dall’organo di riferimento del potere statunitense, il New York Times.
Mentre il video meme è stata una boutade (magari di pessimo gusto e la portavoce del Cremlino avrebbe potuto evitare il commento), quella notizia falsa sul missile sul mercato in Donbass serviva ad alimentare la propaganda del regime di Kiev per portare la Nato nella guerra diretta contro Mosca.
I censori del web non hanno nulla da dire alla redazione di Repubblica e a loro stessi?
Gli impavidi hanno dovuto, in extremis, aggiornare la lista, inserendo anche La 7 del loro fondatore-padrone, Enrico Mentana, che al video/boutade aveva creduto veramente. Il cortocircuito del debunking!
P.s. Noi de l'AntiDiplomatico abbiamo rilanciato ieri la boutade della portavoce Maria Zakharova su Facebook e non sul giornale. Lo reputiamo comunque un errore e ci scusiamo con i nostri lettori