Green Pass, un'arma di controllo sociale in vista della guerra che verrà
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Di Alessandro Pascale
"Mentre il governo italiano fa chiaramente intendere di voler utilizzare il green pass per obbligare la popolazione a richiami vaccinali continui - trasformandolo da strumento "emergenziale" in misura strutturale -, uno degli inventori del vaccino AstraZeneca prende posizione contro il delirio della vaccinazione permanente di massa." (Thomas Fazi)
Intanto è scoppiata una rivoluzione colorata in Kazakistan.
È ormai sempre più evidente che il mantenimento del green pass è diventata una misura di controllo sociale funzionale alla grande guerra contro la Russia e la Cina che stanno preparando a Washington e Bruxelles.
L'Italia non è obbligata a schierarsi dalla parte dell'aggressione e il popolo italiano deve riflettere con attenzione sui rischi di mantenere al potere un governo guidato da Mario Draghi, uno dei più fedeli servi dell'élite borghese. Draghi sta traghettando il nostro paese nel campo dell'aggressione, della violenza, della guerra, che da fredda si sta scaldando in maniera sempre più grave per le provocazioni occidentali.
L'imperialismo occidentale ha i giorni contati, sia che si lanci nella più folle guerra, sia che la borghesia accetti pacificamente una transizione verso un modello multi-polare, riformandosi effettivamente su posizioni di "capitalismo etico" e "green".
Il popolo italiano troverà risposta integrale ai suoi problemi solo attraverso un movimento rivoluzionario, che si dia come primo punto tattico l'espulsione di Draghi dalle sedi del potere politico italiano.
"Al momento di marciare
molti non sanno
che alla loro testa marcia il nemico".
(Bertolt Brecht)
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