Groenlandia: una pedina strategica tra USA e Danimarca
La Groenlandia, con la sua posizione strategica nell'Artico, è al centro di un complesso intreccio di interessi geopolitici e desideri di autodeterminazione. Recentemente, il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha suscitato clamore proponendo l'acquisto dell'isola, definendola una "necessità assoluta" per la sicurezza nazionale USA. Nonostante ciò, sia il primo ministro danese Mette Frederiksen che il leader groenlandese Mute Egede hanno escluso categoricamente l'idea, ribadendo che la Groenlandia “non è in vendita”.
Nel frattempo, Copenaghen ha cercato di evitare scontri pubblici con Washington, mostrando disponibilità a discutere un potenziamento della presenza militare nordamericana sull’isola. La Groenlandia, già sede di una base militare statunitense e di infrastrutture per la difesa missilistica, ha un ruolo storico nella sicurezza transatlantica, che risale alla Seconda Guerra Mondiale e alla Guerra Fredda.
Mute Egede, durante una conferenza stampa congiunta con Frederiksen, ha riaffermato il desiderio del popolo groenlandese di autodeterminarsi: “La Groenlandia appartiene al popolo groenlandese. Non vogliamo essere né danesi né statunitensi.” Con un'autonomia ottenuta nel 1979 e il diritto di indire un referendum per l’indipendenza, Egede ha dichiarato che quel momento “arriverà presto”.
Nonostante le tensioni, entrambi i leader hanno espresso la volontà di collaborare con gli Stati Uniti per rafforzare la sicurezza dell’alleanza occidentale. La Groenlandia si trova così a bilanciare le pressioni geopolitiche globali con il suo obiettivo di costruire un futuro indipendente.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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https://www.axios.com/2025/01/11/denmark-response-trump-greenland-threat
https://www.aljazeera.com/news/2025/1/10/greenland-pm-says-ready-to-talk-to-trump