I principali punti del "messaggio delicato' di Beppe Grillo

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I principali punti del "messaggio delicato' di Beppe Grillo

 

Si è presentato alla guida di un carro funebre con sottofondo dell'inno alla Gioia (inno europeo).

Il "messaggio delicato' di Beppe Grillo, fondatore e garante del Movimento 5 Stelle, annunciato ieri sui social alle 11.03 di oggi , martedì 3 dicembre, è arrivato, seppure leggermente in ritardo.

In effetti "11.03", nello stile comunicativo di Grillo, è stato uno dei tanti messaggi cifrati e simbolici, non tanto criptici, che accompagnano questa fase epocale del Movimento 5 Stelle.

Precedentemente, il 26 ottobre, Beppe aveva definito Giuseppe Conte "il mago di Oz e i suoi 22 mandati".
 
Perché proprio 22? E perché l'appuntamento alle 11.03? L'undici marzo del 2022 si svolse la ripetizione di votazioni cruciali sulle modifiche statutarie, chieste dal comitato di garanzia.
 
Ma cosa ha detto Beppe Grillo dal suo carro funebre?
 
Esordisce sorridente, calmo fino alla fine, ironico:

"Sono ottimista" 

Nel video Grillo rivendica di essere il custode dei "valori del movimento, ormai scomparsi. "Sono stati traditi, non lo riconosco più" e accusa Conte, che chiama il "Mago di Oz", di aver disintegrato il Movimento, di non aver mai risposto alle sue richieste, di non essersi mai fatto trovare, di non aver mai dato alcun riscontro ai suoi progetti. "Come garante non intervenivo in nulla, tutti i progetti che inviavo al Mago di Oz non arrivavano mai a nulla perché non si faceva trovare. Gli ho mandato una cinquantina di progetti, meraviglio, ma non si è fatto più trovare: la sua dinamica è stata quella di non farsi più trovare da me".

E ancora:
"Vedere questo simbolo, rappresentato da queste persone* mi dà un senso di disagio.", dice, e, rivolgendosi a chi ha "tradito i principi fondanti del Movimento", aggiunge: "votate o non votate tanto io non vi conosco ".
 
Cioè "io non vi riconosco più".
 
"Oppure andate a funghi, se volete": questo è l'unico invito sommesso all'astensione, (in modo tale che non si raggiunga il quorum nelle prossime votazioni, dal 5 dicembre, che proprio il Garante ha chiesto di ripetere).

Ma sa già che il quorum sarà raggiunto.
 
È solo una prima fase, fa intendere chiaramente. "È finita, io sono finito, lo so già", dice infatti riferendosi a quel voto.

E quindi, riferendosi sempre a Conte, che non nomina mai, e al nuovo corso del partito:

"Oz mi accusa di essere il 'sopraelevato' ma dal suo punto di vista di sottopassaggio è chiaro che mi veda così..... "soffre di una sindrome ossessiva compulsiva a specchio", che gli fa cioè proiettare negli altri le sue stesse paranoie.

E quindi:
"Fatevi un altro simbolo, andate avanti e fate le vostre cose", lasciando intendere che ritirerà il simbolo e impedirà l'uso del nome del Movimento 5 Stelle.
 
Questo in sintesi il messaggio di Beppe Grillo.
 
Ha detto che il mago di Oz, non ha mai nominato Conte, non gli ha mai dato modo di fare il garante, fin dall'inizio.
 
Accenna alle votazioni interne che ha contestato e chiesto di ripetere, affermando che sono state fatte 20 domande per celare le vere 3 essenziali: quella per eliminare il limite dei mandati, quella contro di lui, e l'altra sui poteri di Conte.
 
Ma l'annuncio finale spiazza tutte le ipotesi e le pseudo analisi che hanno dominato in questi giorni i media, nel tentativo di archiviare l'esperienza di più di dieci anni di un Movimento nato il 4 ottobre, giorno di San Francesco, e che ha avuto la capacità di colmare il vuoto lasciato dal bipolarismo, convogliando tutti i cittadini e i movimenti di lotta che esprimevano il bisogno di essere non solo rappresentati ma di esserlo come protagonisti.

Il cosiddetto parricidio viene giustificato addirittura attraverso contorte interpretazioni freudiane che attribuirebbero all'uccisione del padre il rituale indispensabile per crescere e maturare.

Una sorta di Conte Edipo, insomma...

Altri, ricorrendo sempre a scarsa conoscenza della mitologia greca e della psicologia, parlano invece di Saturno-Grillo che vuole mangiare i figli.

Tutti avevano dato per scontato, comunque, che Beppe Grillo, buttato fuori da Conte, al massimo ritirasse il nome e il logo, mettendolo in un museo.
 
E invece:

"Ma il Movimento è morto, però l'humus è vivo, è compostabile, non muore", afferma il garante.

Ha un'idea meravigliosa, che ci svelerà dopo (dopo le votazioni immagino).

Conclude dicendo che lo spirito originale del Movimento avrà un futuro meraviglioso, che lui è ottimista, "che ci siate tutti o no".
 

 

Agata Iacono

Agata Iacono

Sociologa e antropologa

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