I Sonnambuli di oggi

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I Sonnambuli di oggi

Nell’Europa prebellica, è possibile trovare riflessioni così disinvolte pressoché ovunque. In questo senso, i protagonisti del 1914 erano dei sonnambuli, apparentemente vigili ma non in grado di vedere, tormentati dagli incubima ciechi di fronte alla realtà dell’orroreche stavano per portare nel mondo.

Cristopher Clarke, I Sonnambuli



di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico

La Storia non si ripete, ma fa dannatamente rima. Infatti a ben vedere da almeno un paio d'anni i paesi appartenenti alla Nato ricalcano il comportamento dei governanti europei quando, all'inizio del '900, iniziarono la terribile Marcia dei Sonnambuli che nel corso di qualche lustro portò alla Grande Guerra. Si, proprio quella Prima Guerra Mondiale che molti storici considerano probabilmente la madre di tutte le altre guerre europee, compresa questa che vede contrapposte Ucraina e Russia. 

Allora come ora tutti i governanti fanno dichiarazioni pubbliche nelle quali si impegnano in favore della pace mentre nel retrobottega ordiscono alleanze possibili per poter scatenare una guerra di vaste proporzioni; allora organizzavano la Triplice Alleanza e la Triplice Intesa, ora cercano di costruire una coalizione di volenterosi che sia disposta a soccorrere l'Ucraina entrando direttamente in conflitto. Allora come ora i governanti tacciano sulle reali motivazioni della guerra; allora era la travolgente crescita dell'Impero Tedesco che minacciava l'egemonia di quello britannico sia nel commercio mondiale che nel mercato valutario con il Marco che stava scalzando la Sterlina nel ruolo di moneta egemone; mentre ora allo stesso modo, l'egemonia del Dollaro americano è minacciata dallo Yuan cinese che rappresenta un paese con un enorme posizione finanziaria netta positiva che finanzia peraltro proprio i disastrati conti con l'estero (Bilancia Commerciale, Saldo delle Partite Correnti e Posizione Finanziaria Netta) dell'ormai decadente iperpotenza americana.  Allora come ora tutti i governanti europei sembrano colpiti da una sindrome del sonnambulo, per citare lo splendido libro di Cristopher Clarke (1) che indaga sulle cause profonde del disastro della Prima Guerra Mondiale: tutti agiscono meccanicamente, passo dopo passo, rispondendo ad una azione dell'avversario con una reazione ma senza guardare a ciò che questo agire comporta nel lungo termine, ovvero dieci passi avanti quando si finisce nell'abisso della guerra.

Infine non si può non notare che allora come ora fuori dall'Europa ci siano ad osservare occhi attentissimi e menti lucide: sicuramente prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale gli USA di Woodrow Wilson avevano già deciso di non entrare subito nel conflitto, facendo scannare gli altri e poi prendendo tutto il banco così come ora sempre gli Usa sembrano risoluti a far combattere una lunga guerra di logoramento della Russia ai propri alleati  preparandosi al grande scontro con la Cina, ma anche Pechino, conscia di essere il vero grande obbiettivo degli USA sta ben in guardia dal soccorrere il grande alleato moscovita e  così risparmia le forze per una fase successiva.

Dopo l'ultimo vertice dei paesi sostenitori dell'Ucraina tenutosi nella grande base americana di Ramstein possiamo dire che però il gran ballo dei sonnambuli è definitivamente concluso e che ora è iniziata un'altra fase: quella della Drôle de Guerre tra la Nato e la Russia. 

Già, come dicevo all'inizio di questo articolo la Storia non si ripete ma fa rima riproponendo, l'una a fianco all'altra, situazioni simili già verificatesi in periodi diversi. E infatti se prima del vertice di Ramstein era in corso il ballo dei sonnambuli già visto prima della Grande Guerra, dopo Ramstein credo non sia azzardato dire che ora è iniziata la  Drôle de Guerre, vista nei primi mesi della seconda guerra mondiale sul fronte franco-tedesco (2). Un nuovo “strano conflitto” dove ancora i contendenti non si sono direttamente sparati un colpo ma una guerra di fatto già dichiarato seraficamente dalla ministra degli esteri Annalena Baerbock all'Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (3); una guerra di fatto ampiamente in corso, dove gli ucraini ormai possono apportare solo la carne da cannone e porre a disposizione il proprio territorio come campo di battaglia, mentre i paesi occidentali forniscono l'addestramento per le truppe, truppe mercenarie di compagnie occidentali (probabilmente composte da militari ai quali è stato ordinato di togliersi le mostrine)  l'artiglieria, i mezzi blindati, i sistemi antiaerei e i sistemi radar, i droni, i satelliti spia, i tank, i colpi d'artiglieria, le munizioni, il carburante per muovere i mezzi e perfino i missili antinave che hanno affondato l'incrociatore russo Moskva.

E ora, dopo il vertice di Ramstein di fine Gennaio, si sta progettando direttamente l'invio di Main Battle Tank (MBT) di produzione occidentale e missili GLSDB (Ground Launched Small Diameter Bomb) (4), progettati dalla Boeing e dalla Saab con gittata superiore ai 150 km e dunque in grado di colpire il territorio russo in profondità, senza dimenticare che ormai si inizia a ventilare apertamente l'ipotesi di trasferire anche Jet da combattimento americani F-16 (5).

Solo un demente o una persona in assoluta malafede può credere in questa situazione alla fandonia che l'Occidente non sia in guerra con la Russia. Per ora certamente una strana guerra – una Drôle de Guerre -  ma dove tutto lascia pensare che, presto o tardi, si trasformerà in una guerra a tutti gli effetti.

I russi infatti si stiano preparando al peggio, tenendo conto razionalmente del fatto che sono inferiori dal punto di vista aereo e navale alla Nato. Sempre di più sta circolando sui media russi la notizia che a breve il ministro della difesa russo Shoygu presenterà a Putin una modifica alla dottrina russa di utilizzo delle armi nucleari tattiche, volta ad ampliare l'elenco dei motivi per cui il Paese può utilizzarle, non contemplando più solo l'utilizzo in caso di "minaccia all'esistenza dello Stato" a seguito di un attacco nemico al Paese, ma altresì l'utilizzo come risposta per un attacco ad una infrastruttura critica o a una agenzia statale o ancora, in risposta ad un attacco che ha comportato grandi perdite umane.

Insomma, stiamo vivendo una situazione drammatica dove nel retrobottega della Diplomazia si prepara la guerra guerreggiata mentre nel teatro della televisione ci fanno vedere una sceneggiata dove tutti fanno finta di ricercare la pace. Il tutto inframmezzato da “interessanti” discussioni sull'utilizzo di insetti e di carne sintetica nella dieta umana. Il pranzo ce lo stanno cucinando, ma nessuno ci spiega che forse saremo costretti a controllare il livello di radiazioni.


NOTE

(1) Cristopher Clarke, I Sonnambuli, come l'Europa arrivò alla Grande Guerra, Laterza, 2016

(2) Wikipedia.org, “Strana Guerra”: https://it.wikipedia.org/wiki/Strana_guerra
(3) Fabrizio Poggi, Annalena Baerbock:”Siamo in guerra con la Russia”, Contropiano.org 27 Gennaio 2023

(4) SkyTg24, Cosa sono i GLSDB, i missili a lungo raggio che gli USA forniranno all'Ucraina, ½/2023: https://tg24.sky.it/mondo/2023/02/01/missili-glsdb-ucraina-armi

(5) La Presse, Ucraina, Polonia pronta a inviare caccia F-16, 30/1/2023: https://www.lapresse.it/esteri/2023/01/30/ucraina-polonia-pronta-a-inviare-caccia-f-16/                                                                                                                                                                      

 

Giuseppe Masala

Giuseppe Masala

Giuseppe  Masala, nasce in Sardegna nel 25 Avanti Google, si laurea in economia e  si specializza in "finanza etica". Coltiva due passioni, il linguaggio  Python e la  Letteratura.  Ha pubblicato il romanzo (che nelle sue ambizioni dovrebbe  essere il primo di una trilogia), "Una semplice formalità" vincitore  della terza edizione del premio letterario "Città di Dolianova" e  pubblicato anche in Francia con il titolo "Une simple formalité" e un  racconto "Therachia, breve storia di una parola infame" pubblicato in  una raccolta da Historica Edizioni. Si dichiara cybermarxista ma come  Leonardo Sciascia crede che "Non c’è fuga, da Dio; non è possibile.  L’esodo da Dio è una marcia verso Dio”.

 

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