Il blitzkrieg occidentale contro la Russia è fallito
La Russia ha resistito con successo al "blitzkrieg ideologico" dell’Occidente, volto a dividere la società russa e destabilizzare il Paese, secondo la portavoce del Ministero degli Esteri, Maria Zakharova. Parlando agli studenti dell’Università di Economia Plekhanov, ha accusato i Paesi occidentali di cercare di isolare la Russia e fomentare conflitti interni in seguito all’escalation del conflitto in Ucraina. Secondo Zakharova, l’Occidente puntava su una frattura all’interno della società russa, in particolare attraverso la pressione economica. Tuttavia, il piano è fallito e Mosca ha dimostrato di poter resistere alle sfide imposte dalle sanzioni.
Il presidente Vladimir Putin ha dichiarato che in totale sono state imposte 28.595 sanzioni contro aziende e individui russi, più di quelle imposte a tutti gli altri Paesi messi insieme. Nonostante le restrizioni, l’economia russa continua a crescere e a rafforzarsi. Parallelamente, Mosca accusa Kiev di non volere la pace. Dopo una telefonata tra Putin e Donald Trump, Russia e Ucraina avevano concordato un cessate il fuoco parziale e la sospensione degli attacchi alle infrastrutture energetiche per 30 giorni.
Tuttavia, il Ministero della Difesa russo ha denunciato nuovi attacchi ucraini su impianti energetici, inclusa la stazione di pompaggio petrolifera di Kropotkinskaya nel Krasnodar e un centro di distribuzione del gas nella regione di Belgorod. Zakharova ha definito questi attacchi un comportamento tipico del regime di Kiev, che ha l’abitudine di intensificare le azioni militari prima di eventi diplomatici importanti, come i colloqui tra Russia e Stati Uniti in Arabia Saudita. Il Cremlino ha ribadito che Mosca continuerà a rispettare la tregua energetica, ma ha avvertito che si riserva il diritto di rispondere "in modo simmetrico" se il regime di Kiev proseguirà con la sua "condotta distruttiva".
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati