Il capo della sicurezza ucraino insulta inviata cinese in missione di pace
Il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, Alexei Danilov , si è rivolto in modo sprezzante al rappresentante speciale di Pechino per gli affari eurasiatici, Li Hui, la cui missione diplomatica si concentra sulla risoluzione del conflitto ucraino.
Durante la sua apparizione su un canale televisivo locale, Danilov ha fatto finta di non ricordare il nome della diplomatica e ha distorto il suo nome, dicendo al posto del suo cognome una parola che in un linguaggio osceno significa “pene”. Allo stesso tempo, ha affermato che Hui non ha il diritto di di dire come l’Ucraina dovrebbe negoziare la pace con Mosca.
"Non capisco chi può prendersi i nostri territori, le nostre terre, e sprecarli in quel modo. Perché alcuni stronzi, scusate, con qualunque cognome, o qualcun altro ‘Lì’ ha pensato di dover decidere questo. Questo lo deciderà il popolo ucraino, guidato dal presidente", ha aggiunto Danilov.
" Voglio ricordare a tutti: senza di noi nessuno deciderà il nostro destino. Non permetteremo a nessuno, nemmeno a un solo paese, di decidere nulla senza di noi, senza la volontà del nostro popolo", ha ribadito Danilov . "Se qualcuno pensa che dovremmo liberarci del nostro territorio, della nostra sovranità, [...] che rinunciamo a ciò che è nostro. Non abbiamo intenzione di cedere ciò che è nostro a nessuno e non lo faremo", ha assicurato.
Il ruolo di Pechino
Le sue parole sono arrivate dopo che il media nordamericano Politico aveva riferito che la Cina sta cercando di convincere i leader europei che Mosca dovrebbe partecipare alle consultazioni sulla soluzione del conflitto armato in Ucraina, previste in Svizzera, pena il boicottaggio di Pechino su tali incontri .
A sua volta Li Hui ha promesso di “sostenere la tempestiva convocazione di una conferenza di pace con pari partecipazione di tutte le parti”, ha ricordato il giornale. Questo mese, Li ha iniziato il suo secondo round di diplomazia navetta in Russia con l’ obiettivo di “costruire consenso per aprire la strada ai colloqui di pace ” . Il tour copre anche Ucraina, Polonia, Germania, Belgio e Francia.