Il "Curriculum dello studente" e la devastante mutazione neo-liberale della scuola

Il "Curriculum dello studente" e la devastante mutazione neo-liberale della scuola

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Il curriculum dello studente, introdotto dal governo, dovrebbe preoccupare molto più di quanto accade con le futili discussioni di costume che agitano quella parte di paese che si autorappresenta come impegnata, politicamente consapevole e attenta alle questioni pubbliche. Da diversi anni la scuola è oggetto di una devastante mutazione senza che vi sia la minima opposizione. Da luogo di formazione del singolo nella comunità, la scuola è sempre più lo spazio di costruzione dell'uomo nuovo neoliberale, imprenditore di se stesso, collezionista di bollini per il curriculum e di competenze da esporre per vendersi nel mercato del lavoro.
 
Tutto questo viene spacciato per modernità, futuro, progresso, mentre invece rappresenta solo la tappa intermedia verso una nuova forma di oppressione. La scuola in cui il singolo esce dalla propria dimensione familiare, si scontra con il passato, entra in contatto con l'altro da sé per mezzo dello studio della storia, delle lingue antiche e moderne, della letteratura e della cultura del passato, è considerata come qualcosa di superato da sostituire con la pedagogia delle competenze che intende adeguare il singolo all'attualità per ridurlo alla sola dimensione del presente così come pensato dalle classi dominanti. In questa nuova ottica si deve andare a scuola per imparare a stare sul pezzo, per essere in sintonia coi tempi, con le richieste del mercato. Occorrono dunque studenti in grado di saper assolvere nella vita quotidiana questi nuovi requisiti. Il curriculum dello studente serve a questo.
 
Si salva, si fa per dire, l'insegnamento scientifico, anche se naturalmente anch'esso viene sottomesso alla logica del mercato. La matematica, la fisica, la chimica e le altre materie sono sempre meno scienze e sempre più tecniche. Il loro insegnamento consiste ormai in una forma di addestramento all'impiego di formule e procedure nella prospettiva di acquisire competenze per rendere lo studente utile, professionale, adeguato, addestrato, in una parola, competente.
 
Di fronte a questo declino, bisognerebbe essere franchi e dire che queste teorie pedagogiche basate sulla competenza sono sul piano della formazione pura spazzatura. La loro funzione è solo politica. Occorre andare nella direzione opposta e tornare ad insegnare l'inattualità, l'estraniazione dal proprio mondo e naturalmente l'inutilità, cioè la capacità di essere non pezzi di un ingranaggio sottomessi alla necessità, ma esseri umani in rapporto dialettico con il mondo esterno e con i processi storico-politici.

Paolo Desogus

Paolo Desogus

Professore associato di letteratura italiana contemporanea alla Sorbonne Université, autore di Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema per Quodlibet.

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica di Paolo Desogus I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

Voto russo e ipocrisia occidentale di Fabrizio Verde Voto russo e ipocrisia occidentale

Voto russo e ipocrisia occidentale

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba di Geraldina Colotti Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese di Leonardo Sinigaglia Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Il ruolo dei media in Occidente di Giuseppe Giannini Il ruolo dei media in Occidente

Il ruolo dei media in Occidente

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia? di Paolo Arigotti Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

La colpa della sinistra liberista di Michele Blanco La colpa della sinistra liberista

La colpa della sinistra liberista

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti