Il destino dell'Italia nelle mani di Germania, Polonia, Ungheria e (soprattutto) BCE

1041
Il destino dell'Italia nelle mani di Germania, Polonia, Ungheria e (soprattutto) BCE

 

Intanto in Europa si vivono giornate cruciali per la sopravvivenza della stessa EU. Questi sono le partite fondamentali che si stanno giocando in questi ultimi giorni e che avranno un impatto fondamentale anche per il destino dell'Italia.

 

1. Germania, Polonia ed Ungheria trovano un accordo per sbloccare Bilancio Pluriennale Europeo e Recovery Fund dopo il veto posto da queste ultime due nazioni a causa della decisione che voleva legare l'erogazione dei fondi al rispetto dello stato di diritto. L'accordo trovato si fonda sul principio del rispetto de "l’identità nazionale degli Stati membri e delle loro strutture fondamentali politiche e costituzionali. Non saranno discriminatorie e garantiranno uguale trattamento di tutti i partner”. Sembra una vittoria netta di polacchi e ungheresi ma già spara a palle incatenate Rutte (Premier olandese) che pretende: a) Parlamento europeo deve essere d'accordo b) il campo di applicazione del meccanismo di condizionalità non deve essere limitato c) ci deve essere l'applicazione retroattiva per le violazioni dal 1/1/2021. Si torna al punto di partenza. Io rimango della mia, siamo di fronte ad una pantomima di Berlino (che sono i nipoti di Bismark mai dimenticarlo): Olanda, Ungheria e Polonia sono clientes tedeschi, se Berlino voleva li zittiva in cinque minuti. Siamo di fronte ad un mero gioco delle parti inscenato da Berlino tramite i suoi clientes perchè non vuole il Recovery Fund ma ne devono uscire puliti come al solito e muovono i burattini.

 

2. Oggi c'è la riunione del Board della Bce. Previsione personale: per me lanciano una operazione di TLTRO perchè al momento aumentare il Pepp non serve a nulla, con questi tassi siamo già in piena trappola della liquidità e oltretutto la Lagarde evita di far arrabbiare la Schnabel e Herr Weidmann che già dicono che di aumento del Pepp non se ne parla proprio. Con l'aumento alternato di QE (Pepp) e TLTRO riprende il gioco delle tre carte di carico (Pepp) e di scarico (TLTRO) inventato da Draghi per fregare i tedeschi che s'incazzano ma non possono fare nulla. Vediamo se ci azzecco.

 

3. Nessun passo avanti sui tre temi chiave per avere un accordo sulla Brexit: i) Pesca; ii) regole sulla concorrenza; iii) giurisdizione della Corte di Giustizia Europea sulle controversie tra Uk e UE. Domenica si chiude. Anche qui, c'è secondo me un gioco delle parti, i francesi vogliono il "no deal" e sabotano gli sforzi tedeschi.

 

Un ultima cosa, in tutto questo (con l'eccezione della Bce dove quel Panetta è davvero bravo e si fa ascoltare) contiamo come il due di picche quando in tavola c'è bastoni.

Giuseppe Masala

Giuseppe Masala

Giuseppe  Masala, nasce in Sardegna nel 25 Avanti Google, si laurea in economia e  si specializza in "finanza etica". Coltiva due passioni, il linguaggio  Python e la  Letteratura.  Ha pubblicato il romanzo (che nelle sue ambizioni dovrebbe  essere il primo di una trilogia), "Una semplice formalità" vincitore  della terza edizione del premio letterario "Città di Dolianova" e  pubblicato anche in Francia con il titolo "Une simple formalité" e un  racconto "Therachia, breve storia di una parola infame" pubblicato in  una raccolta da Historica Edizioni. Si dichiara cybermarxista ma come  Leonardo Sciascia crede che "Non c’è fuga, da Dio; non è possibile.  L’esodo da Dio è una marcia verso Dio”.

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle) di Giuseppe Masala L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Trump e la bolla di Bruxelles di Paolo Desogus Trump e la bolla di Bruxelles

Trump e la bolla di Bruxelles

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa di Marinella Mondaini Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Democrack di Giuseppe Giannini Democrack

Democrack

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia... di Michelangelo Severgnini Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

C'è grande confusione di Michele Blanco C'è grande confusione

C'è grande confusione

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti