Il governo del meno peggio è il peggio

3449
Il governo del meno peggio è il peggio



di Giuseppe Masala
 

Il mantra del militante di sinistra è quello della valutazione di un governo in relazione a cosa sia "il meno peggio per lavoratori e pensionati". Un mantra mi permetto di dire che ci ha rovinati. Un mantra che non è veramente di sinistra ma profondamente egoista oltre che assolutamente miope e frutto di un analisi incentrata sul presente (senza pensare che ognuno di noi è polvere).


Non si può valutare un governo sulla base di una logica bottegaia incentrata sull'oggi: chi da uno strapuntino (ottanta euro, l'indicizzazione all'inflazione della pensione ecc) alla classe da cui provengo merita il mio voto. 
I governi prendono decisioni - molto spesso nel più totale silenzio - che impegnano un popolo per decenni. E quando dico impegnano intendo proprio dire che ipotecano la carne e il sangue di un popolo per intere generazioni.


Così è stato con l'Euro. La decisione di entrare nell'Euro raccattando il consenso del popolo su una pura operazione di marketing incentrata sul paradiso europeo, presunto, molto presunto ci è costata carissima. "L'euro ci farà guadagnare come se lavorassimo un giorno di più ma lavorando un giorno di meno" diceva Prodi, ricordate? 
Eppure tutto era già scritto, fior di economisti, da Hahn a Dornbusch avvertivano dell'enorme pericolo che l'Italia andava a correre. Si preferì non studiare. Si preferì credere alle favole di Prodi è ora vediamo i risultati.


E attenzione, la cosa più grave, è che le generazioni che subiscono da anni gli effetti e i danni più gravi dall'entrata nell'euro non sono quelle che appladivano a Prodi quando spiegava che l'Euro era "il paradiso". Chi ne paga e ne ha pagato il prezzo più alto a quell'epoca non era in età di prendere decisioni.


Oggi siamo di fronte allo stesso dilemma: far nascere un governo filoeuropeo vuol dire dare il via libera ad un governo che potrebbe prendere decisioni che impegneranno le prossime generazioni. Penso per esempio alla decisione di entrare nel costituendo esercito unico europeo.Oppure più in generale, scegliere l'allenza franco-tedesca sancita dal Trattato di Aquisgrana (nella posizione subalterna alla quale l'Italia è destinanata) vuol dire schierarsi automaticamente contro altri attori (penso agli anglosassoni). Queste sono decisioni che impegneranno (e potrebbero farlo in maniera anche drammatica) le future generazioni. Accettare tutto questo semplicemente perchè questo governo - con la benedizione di Ursula van der Leyen - potrebbe dare dieci euro a "lavoratori e pensionati" ovvero in cambio di una pizza al mese non significa essere di sinistra. Significa essere miopi. Nella migliore delle ipotesi.


Io ad un governo filoeuropoide per l'asservimento ad Aquisgrana, dirò sempre no. Grazie, ho già dato.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Il dito e la luna del riarmo europeo di Marco Bonsanto Il dito e la luna del riarmo europeo

Il dito e la luna del riarmo europeo

Loretta Napoleoni -  Quel vento di scisma tra i cattolici Usa di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni -  Quel vento di scisma tra i cattolici Usa

Loretta Napoleoni - Quel vento di scisma tra i cattolici Usa

Basta che se ne parli di Francesco Erspamer  Basta che se ne parli

Basta che se ne parli

Calenda e l'odio per il popolo di Paolo Desogus Calenda e l'odio per il popolo

Calenda e l'odio per il popolo

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti di Geraldina Colotti Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La "libertà" di espressione ai tempi della Picierno di Marinella Mondaini La "libertà" di espressione ai tempi della Picierno

La "libertà" di espressione ai tempi della Picierno

La minaccia di Israele di Giuseppe Giannini La minaccia di Israele

La minaccia di Israele

Il lato oscuro del Sionismo. Come si è suicidata Byoblu di Michelangelo Severgnini Il lato oscuro del Sionismo. Come si è suicidata Byoblu

Il lato oscuro del Sionismo. Come si è suicidata Byoblu

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti