Il governo Maduro riconosciuto come unico rappresentante del Venezuela presso l'ONU

7587
Il governo Maduro riconosciuto come unico rappresentante del Venezuela presso l'ONU

 

L’Assemblea Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha accettato le credenziali del governo bolivariano come unico rappresentante del Venezuela davanti all'organizzazione multilaterale più rappresentativa del mondo, composta da 193 paesi, nonostante i continui attacchi degli Stati Uniti e dei suoi alleati per delegittimare il governo costituzionale del presidente Nicolás Maduro.

 

"Le credenziali del Venezuela accettate oggi sono una garanzia di pace, perché il governo fantoccio creato dagli Stati Uniti non ha le credenziali necessarie per invocare l'uso della forza contro la nostra nazione", ha affermato l'ambasciatore e unico rappresentante della Repubblica Bolivariana del Venezuela alle Nazioni Unite, Samuel Moncada, durante l'esame del "Rapporto del Comitato di verifica delle credenziali dell'Assemblea generale".

 

Il diplomatico venezuelano ha sottolineato che ancora una volta il progetto criminale sostenuto da potenze straniere viene sconfitto al fine di dominare la popolazione attraverso la fame e le malattie per saccheggiare le risorse naturali.

 

Fallisce la propaganda coloniale degli Stati Uniti alle Nazioni Unite

 

L'ambasciatore Samuel Moncada ha affermato che l'intenzione degli Stati Uniti di trasformare il Venezuela in un protettorato coloniale come Puerto Rico, è stata respinta dalle Nazioni Unite perché contraria al diritto internazionale. Ha anche affermato che il trattato interamericano di assistenza reciproca (TIAR), essendo subordinato all'ONU, deve rispettare la decisione della comunità internazionale e non rivendicare un falso consenso dello Stato venezuelano per invadere il Venezuela.

 

“I membri del TIAR devono rispettare ciò che l'ONU determina. Il Venezuela non appartiene al TIAR e gli Stati Uniti non possono inventare un governo fantoccio per fingere che il Venezuela stia invocando un'invasione sostenuta dal TIAR”.

 

Il riconoscimento del governo bolivariano è un trionfo per la pace e il diritto internazionale, nonché un precedente per altri Stati per far valere la loro sovranità e indipendenza dalle azioni straniere che riconoscono le minoranze politiche come governi fantoccio per ignorare la volontà dei loro popoli.

 

La realtà smentisce le fake news

 

Ancora una volta la realtà provvede a smentire la martellante propaganda del circuito mediatico mainstream che voleva accreditare la narrazione mendace di un governo parallelo, quello dell’autoproclamato Guaidò, pronto per traghettare il Venezuela verso la democrazia. 

 

Le misure che avrebbero posto in essere i golpisti venezuelani se fossero giunti al potere le vediamo sotto i nostri occhi in Bolivia. Dove si avviano a privatizzare le risorse naturali, guastare un’economia in grande salute grazie alle politiche implementare da Evo Morales - la Bolivia era il paese con il maggior tasso di crescita della regione - a far rientrare gli strozzini del Fondo Monetario Internazionale, e riportare il paese in una stato di vassallaggio nei confronti di Washington. Il tutto mentre viene realizzata una feroce repressione nei confronti del MAS, il partito del presidente deposto Evo Morales. 

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia. di Giuseppe Masala Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Basta che se ne parli di Francesco Erspamer  Basta che se ne parli

Basta che se ne parli

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa di Geraldina Colotti L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest? di Francesco Santoianni Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

La nuova Bucha di Zelensky di Marinella Mondaini La nuova Bucha di Zelensky

La nuova Bucha di Zelensky

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza di Giuseppe Giannini La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS di Michelangelo Severgnini Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS

Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Mattarella firma la legge liberticida di Michele Blanco Mattarella firma la legge liberticida

Mattarella firma la legge liberticida

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti