Il Movimento dei Paesi Non Allineati esige accesso equo ai vaccini in tutto il mondo
Il Movimento dei paesi non allineati (NAM) ha rilasciato una dichiarazione chiedendo un accesso facile, tempestivo, equo e universale per tutti i paesi al vaccino contro il coronavirus.
La dichiarazione, approvata dai rappresentanti dei 120 Stati membri, ha condannato fermamente le sanzioni, che considera "una violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale", pur dichiarando il sostegno del NAM ai paesi soggetti a sanzioni: "illegali e unilaterali."
Another important contribution of #NAM chairmanship of #Azerbaijan to strengthening of multilateralism in face of emerging global challenges. Coordinating Bureau of #NonAlignedMovement adopted Communique on affordable, timely & equitable access by all states to #COVID19 vaccines. pic.twitter.com/sLzDEf8XNx
— MFA Azerbaijan ???????? (@AzerbaijanMFA) March 6, 2021
Anche i Non Allineati hanno espresso grande preoccupazione per la distribuzione non uniforme del vaccino tra paesi sviluppati e in via di sviluppo, che impedisce la completa eradicazione della malattia in tutto il mondo.
Inoltre, hanno sostenuto le misure adottate nell'ambito del meccanismo COVAX per facilitare l'accesso al vaccino per 92 paesi con economie deboli e medie.
Gli Stati membri hanno denunciato la decisione di alcuni paesi di limitare l'esportazione di vaccini e attrezzature mediche a terzi, il che avrebbe un impatto negativo sugli sforzi dei paesi in via di sviluppo per combattere la malattia.
Dall'Iran e dalla Siria al Venezuela, vari funzionari hanno invitato gli Stati Uniti a revocare le sanzioni illegali e unilaterali che ostacolano la lotta al coronavirus.
La politica coercitiva degli Stati Uniti ha ricevuto condanne anche a livello internazionale, tanto che Cina e Russia hanno condannato tali sanzioni contro Teheran, Damasco e Caracas e ne hanno chiesto la revoca.