Il padre di Assange: “I media occidentali tradizionali sono uno strumento di potere delle classi più abbienti"

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Il padre di Assange: “I media occidentali tradizionali sono uno strumento di potere delle classi più abbienti"

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Il padre di Julian Assange adesso si trova a Mosca e ha concesso un’intervista esclusiva al canale russo “Russia Today”: “I media occidentali tradizionali sono diventati uno strumento di potere delle classi più abbienti e una sotto unità dei governi” - ha affermato John Shipton.

Nell’intervista esclusiva a RT il padre di Assange ha affermato che "i governi occidentali hanno un enorme potere sui Gruppi Editoriali di informazione perché essi devono ottenere le licenze. Il futuro dipenderà dai media alternativi. A questo proposito l’influenza delle piattaforme sociali è grande”, ha aggiunto il padre del fondatore di Wikileaks, riferendosi ai social network e ai blog.

Riguardo la situazione politica, Shipton ha dichiarato che “ora il mondo è sull’orlo della catastrofe nucleare, quindi anche una tazza di caffè condivisa da un russo con un tedesco o un francese è un dono che porta alla pace".

Tutti gli sforzi, anche i più piccoli che possono portare al dialogo tra l’Occidente, i BRICS e la Russia sono un passo positivo verso la pace.
Il padre di Assange ha affermato di non conoscere ancora i dettagli dell'accordo che suo figlio ha concluso con il governo degli Stati Uniti per la sua scarcerazione e di non essere stato coinvolto in alcun modo in questo processo: "Il nostro lavoro è stato principalmente ed essenzialmente quello di ottenere il sostegno politico e pubblico nei paesi occidentali con l'obiettivo di creare le condizioni in cui politici, diplomatici e avvocati potessero giungere ad un accordo". John Shipton infine ha ringraziato Vladimir Putin perché è stato il primo leader che è intervenuto in difesa del fondatore di WikiLeaks.

Nella foto: il padre di Julian Assange, John Shipton con la giornalista Mira Terada.

Marinella Mondaini

Marinella Mondaini

Scrittrice, giornalista, traduttrice. Vive e lavora a Mosca

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