Il piano della Germania dietro il Recovery Fund
Di Giuseppe Masala
Da tener conto che l'eventuale istituzionalizzazione del Recovery Plan attraverso il bilancio europeo oltre significare che si tratta di cifre (per quanto complessivamente cospicue) da spalmare su sette anni e anche se fossero stanziate in maniera "sfalsata" cioè concentrandole il più possibile nei primi anni sarebbero comunque poche perchè ciò che servirebbe è un intervento concentrato in un anno o in un anno e mezzo. Dunque non è risolutivo.
Altro aspetto fondamentale è che essendo incastonato all'interno del Bilanco Europeo riguarda tutti i paesi dell'EU compresi quelli che non aderiscono all'euro. Che sono per la maggior parte (tranne la Svezia) paesi percettori netti della UE, ovvero paesi che prendono una montagna di soldi rispetto a quanto versano, quali la Polonia, l'Ungheria, la Cechia, la Bulgaria, la Romania e la Croazia.
Sapete questo che significa? Che la Germania sta massimizzando gli sforzi per salvare questi paesi e che con gli eventuali recovery bond sommati alla possibilità di svalutare la loro moneta usciranno da questa crisi non troppo peggio di come ci sono entrati.
Significa in definitiva che la Germania sta dando per perso l'Euro e si sta anche creando quella cintura di satelliti che grazie agli aiuti avranno convenienza a rimanere legati a Berlino.
Detto solo per inciso significa che si rinchiudono in quello che i geopolitici chiamano "pseudo impero" tedesco. Metto la cartina di Limes a titolo esemplificativo.
Per come sono messe le cose però è difficile che regga l'asse di Aquisgrana con la Francia. Quindi si tratta di una Germania che sta lavorando per avere la certezza di tenersi tutta la Mitteleuropa, il resto lo considerano difficilmente difendibile. L'euro esisterà fino a quando i paesi mediterranei più la Francia resisteranno a costo di sacrifici sociali enormi. Nel frattempo i tedeschi prenderanno tutto quello che vogliono prendere. Questo è il progetto a mio modo di vedere.