Il ritorno del padrone (Biden) al tavolo di comando dell’Europa

1588
Il ritorno del padrone (Biden) al tavolo di comando dell’Europa

Tra i sempre più ammaccati governanti europei e nei mass media sempre più autoreferenziali, aleggia la felicità per la partecipazione di Joe Biden al Consiglio della UE.
Dopo che che il cattivo Trump snobbava l’Europa, ecco finalmente un presidente USA che riconosce il nostro ruolo, sembrano dire trionfanti tutte le autorità che hanno dato una comune pessima prova sul Covid.
Solo che Biden non partecipa al vertice europeo per spartire i vaccini delle multinazionali del suo paese, che si è accaparrato. Anzi semmai farà capire che non gradisce che si acquisti il vaccino Sputnik. Né tantomeno il presidente chiederà di riflettere sul fatto che gli USA e la UE assieme abbiano a carico già più di un milione e mezzo di morti per la pandemia, la netta maggioranza di quelli di tutto il mondo.
No Biden non viene al vertice per ragioni umanitarie, ma per guerre umanitarie. Quelle che gli USA vogliono rinfocolare nel mondo soprattutto ora che il loro impero è sempre più in difficoltà, di fronte alla crescita impetuosa della Cina e di altri paesi del mondo. Gli USA vogliono la completa servitù della UE nella loro politica guerrafondaia verso Russia e Cina e, come primo atto di fedeltà rinnovata, chiedono che salti il gasdotto NordStream tra Russia e Germania, che le multinazionali americane del petrolio non gradiscono. Naturalmente tutto questo verrà presentato come un nobile impegno per sanzionare chi viola i diritti umani. Che se fosse autentico, per i prossimi cento anni, dovrebbe essere rivolto prima di tutto verso gli USA.
Il ritorno del padrone al tavolo di comando dell’Europa, come ai bei tempi della guerra fredda, fa felici coloro che si definiscono euroatlantici, non a caso rispolverando la parola di cui si facevano scudo i peggiori politicanti reazionari degli anni cinquanta del secolo scorso.
Sì la comunità euroatlantica puzza lontano un miglio di vecchi sporchi affari imperialisti e di guerra. E in Italia, il fatto che tutto il Parlamento sia un coro euroatlantico, con Draghi direttore, sottolinea il particolare degrado ottuso e servile della politica.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan di Loretta Napoleoni La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan

La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan

Trump abbandona i vassalli europei e la NATO?    di Giuseppe Masala Trump abbandona i vassalli europei e la NATO?   

Trump abbandona i vassalli europei e la NATO?  

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Ma che c'entra La Russa con Pasolini? di Paolo Desogus Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Il non voto. Un grave pericolo di Michele Blanco Il non voto. Un grave pericolo

Il non voto. Un grave pericolo

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti