IL SOVRANISMO COSTITUZIONALE SPIEGATO FACILE DA LELIO BASSO
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, uno dei massimi garanti del vincolo esterno, durante l'incontro con Confindustria mette in guardia dalla deriva autoritaria che potrebbe derivare dal combinato disposto di crisi economica e comunicazione improntata al terrorismo psicologico.
Peccato si tratti esattamente del metodo di Governo tipico del vincolo esterno rappresentato da Unione Europea ed Eurozona, entrambe tanto care al nostro Presidente.
Un vincolo esterno, quello della UE, eversivo rispetto a quanto previsto dalla Costituzione, così come ci ricordano perfettamente le parole di uno dei più grandi padri costituenti, Lelio Basso.
«Ed ecco che noi assistiamo a questo punto al passaggio improvviso di quelle borghesie occidentali dal vecchio esasperato nazionalismo, ad un’ondata di cosmopolitismo.
Ma così come il sentimento nazionale del proletariato non ha nulla di comune con il nazionalismo della borghesia, così il nostro internazionalismo non ha nulla di comune con questo cosmopolitismo di cui si sente tanto parlare e con il quale si giustificano e si invocano queste unioni europee e queste continue rinunzie alla sovranità nazionale.
L’internazionalismo proletario non rinnega il sentimento nazionale, non rinnega la storia, ma vuol creare le condizioni che permettano alle nazioni di vivere pacificamente insieme.
Il cosmopolitismo di oggi che le borghesie, nostrana e dell’Europa, affettano è tutt’altra cosa: è rinnegamento dei valori nazionali per fare meglio accettare la dominazione straniera».
[dal discorso al Parlamento del 13 luglio del 1949, in merito al primo atto di nascita di quella che poi sarà l'Unione Europea, l'Accordo per la costituzione del Consiglio d'Europa, firmato a Londra il 5 maggio del 1949.
Qua l'intervento completo