Il Venezuela attiva il paino "Furia Bolivariana" contro le trame golpiste
Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha denunciato che gruppi di estrema destra finanziano azioni destabilizzanti provenienti dagli Stati Uniti sostenute dalla DEA, dalla CIA e dall'intelligence colombiana.
Per questo Maduro, ha deciso di attuare il piano "Furia Bolivariana", un'operazione di sicurezza e intelligence di carattere civile, militare e di polizia, che cerca di prevenire e affrontare le cospirazioni straniere che mirano a generare azioni violente e sediziose contro il governo e le sue istituzioni.
"Siamo obbligati ad attivare il piano Furia Bolivariana, un piano civico, militare, di polizia, quartiere per quartiere, per affrontare qualsiasi tentativo terroristico in qualunque momento si presenti", ha affermato Maduro alla fine della scorsa settimana, dando dettagli su diverse "cospirazioni" che includevano il suo assassinio e di altri leader chavisti, e che sono state scoperte nel 2023 dall'intelligence venezuelana.
"Questi piani cospiratori, ha detto Maduro, sono progettati da "gruppi di Miami" di estrema destra, che includono nel loro cartello "giornalisti cospiratori" che fanno parte di un media "estremista" con sede a Miami, in Florida, chiamato "El Venezolano TV" (EVTV).
Il presidente venezuelano ha commentato che tra i comunicatori che fanno parte di questo canale - "che è finanziato da Juan Guaidó" - ci sono diversi "influencer' di estrema destra" come Carla Angola e Leopoldo Castillo, che sono la parte più visibile di quel gruppo "estremista" che è istruito" dalla CIA, dalla DEA e da funzionari dell'intelligence dell'esercito colombiano che si prestano a questo tipo di azione".
"Ho avvertito il governo colombiano che la base della CIA in Colombia, stabilita durante i governi di Uribe, Santos e Iván Duque, continua ad agire in modo segreto e impunito cospirando contro il Venezuela, che la base della DEA in Colombia e i suoi funzionari principali continuano ad agire, insieme ai gruppi del traffico di droga, cospirando contro il Venezuela", ha riferito il presidente.
Nicolas Maduro ha ricordato che la CIA e la DEA sono dietro piani destabilizzanti nel suo paese, come il tentativo di assassinio dell'agosto 2018, quando hanno cercato di far esplodere dei droni contro la tribuna presidenziale in un atto militare a Caracas, quando hanno organizzato l'"Operazione Gideon", con incursione di mercenari nel 2020. Esempi questi di azioni sediziose organizzate dall'estrema destra degli Stati Uniti e dalla Colombia.
Dopo aver riferito i dettagli delle cospirazioni organizzate contro l'esecutivo, il primo vicepresidente del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV), Diosdado Cabello, ha riferito che le forze chaviste scenderanno per le strade del paese per far parte del piano 'Furia Bolivariana' con una serie di mobilitazioni.
Queste iniziative, ha detto Cabello, inizieranno il 23 gennaio, giorno che si commemorano la caduta della dittatura di Marcos Pérez Jiménez e la Giornata Nazionale della Democrazia, e dureranno fino al 4 febbraio, quando si celebrerà la Giornata della Dignità Nazionale, in occasione della ribellione civica militare guidata dal comandante Hugo Chávez nel 1992.
"Andiamo in strada, e quando il popolo chavista va in strada va anche alla vittoria (...) ci troveranno per strada (...) Non permetteremo più violenza, non permetteremo più guarimbas", ha dichiarato il leader socialista.
"Dimostrano ancora una volta è che questo settore estremista della destra venezuelana non crede nelle elezioni, non sentono che le elezioni sono la via democratica; loro naturalmente faranno lo sciopero e non parteciperanno, quello che vogliono è una via d'uscita violenta".
Questa prima fase di manifestazioni include mobilitazioni di massa in tutto il paese che avranno luogo il 31 gennaio, per commemorare la morte dell'eroe dell'indipendenza, José Félix Ribas; il 1° febbraio per ricordare la nascita del contadino ribelle Ezequiel Zamora; il 2 febbraio quando si commemoreranno i 25 anni della prima presidenza di Hugo Chávez che segna l'inizio della Rivoluzione Bolivariana.
Dopo queste manifestazioni a sostegno del governo, le marce avranno una seconda fase dal 12 febbraio, quando si celebra la Giornata della Gioventù, fino al 5 marzo, quando si commemora un altro anno della morte del defunto presidente Hugo Chávez.
Da parte loro, le Forze Armate Nazionali Bolivariane (FANB) hanno ratificato che appoggeranno il piano 'Furia Bolivariana' attraverso operazioni militari in tutto il territorio nazionale, al fine di far rispettare l'ordine e si impegnano a proteggere la sovranità del paese dalle aggressioni straniere.
In un comunicato, il Ministero della Difesa ha respinto "categoricamente" gli atti "criminali e terroristici che attaccano flagrantemente il sistema di governo legittimamente costituito, le autorità e le istituzioni dello Stato, e la pace del popolo".
Hanno anche espresso la loro indignazione per le azioni dell'"estrema destra" contro il Venezuela e con "il sostegno sfacciato dell'Agenzia Centrale di Intelligence (CIA) e della Drug Control Administration (DEA), che hanno deciso di riprendere "il libretto consumato del golpismo, dell'interferenza e dell'interventismo". (RT)
Andrea Puccio - www.occhisulmondo.info