Il Venezuela ha emesso un mandato di arresto per Edmundo Gonzalez Urrutia
Il Venezuela risponde ai tentativi di destabilizzazione portati dall’opposizione estremiste e golpista. La Procura Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela ha emesso un mandato di arresto per Edmundo González Urrutia, come riferisce l’emittente teleSUR.
L’ex candidato presidenziale dell’opposizione estremista è accusato di molteplici reati, tra cui cospirazione, complicità in atti violenti contro la Repubblica, usurpazione di funzioni, falsificazione di documenti e disprezzo delle istituzioni statali.
È accusato anche di istigazione alla disobbedienza alle leggi e di associazione a delinquere, tra le altre accuse.
Breaking News | An arrest warrant was issued against Edmundo Gonzales Urrutia for the following crimes: conspiracy, complicity in the use of violent acts against the Republic, usurpation of functions, money laundering, disrespect to State institutions, among others. pic.twitter.com/njieAmhnfm
— teleSUR English (@telesurenglish) January 2, 2025
La dichiarazione ufficiale indica che chiunque sia a conoscenza del luogo in cui si trova González Urrutia deve segnalarlo alle autorità, ottemperando così all'ordine della Procura.
Questa misura rientra negli sforzi del governo venezuelano per mantenere l'ordine e la legalità nel Paese, oltre che per combattere l'impunità e la corruzione.
L'Ufficio del Procuratore ha sottolineato il suo impegno per la giustizia e la difesa delle istituzioni statali, esortando i cittadini a collaborare per individuare gli accusati.
L’annuncio arriva in un contesto in cui le autorità venezuelane hanno intensificato le azioni contro individui e gruppi che cercano di destabilizzare l'ordine pubblico e minare la sovranità nazionale.
Intanto sul capo dell’oppositore golpista pende anche una taglia. Il Corpo di Investigazione Scientifica, Criminale e Criminalistica (Cicpc) ha annunciato una ricompensa di 100.000 dollari per chi fornirà informazioni sulla posizione di Edmundo González Urrutia, nel caso in cui dovesse rimettere piede in territorio venezuelano.
Le autorità lo indicano come una figura chiave nei tentativi di destabilizzazione dello Stato dopo le elezioni presidenziali del 28 luglio.
L'estremista dell'opposizione è accusato di gravi reati, come reso noto dalle autorità di Caracas.
Il 20 dicembre il governo spagnolo ha confermato di aver concesso l'asilo politico a González, che ha lasciato il Venezuela dopo aver riconosciuto la sentenza della Corte Suprema di Giustizia (TSJ) che ha convalidato la vittoria di Nicolas Maduro. Tuttavia, una volta in Spagna, ha negato l'accordo, il che ha portato alla divulgazione di prove che lo smentiscono.
La ricompensa viene annunciata sullo sfondo delle voci di un presunto ritorno di Gonzalez in Venezuela il 10 gennaio, data dell'insediamento presidenziale di Nicolas Maduro confermato per un nuovo mandato.