Il vero obiettivo della bufala dei "bambini decapitati"
di Francesco Santoianni
Oramai una farsa quella dei giornalisti e politicanti che continuano a riproporre la bufala dei “bambini decapitati dai miliziani di Hamas” nonostante le dichiarazioni di tanti giornalisti, di alti ufficiali dell’esercito israeliano e della leadership di Hamas. E nonostante sia stata acclarata la fonte della bufala e la ritrattazione della giornalista che l’aveva lanciata.
Sì, ma perché gente come Biden continuano a fare propria una bufala così screditata?
Intanto perché, verosimilmente, c’è qualcuno già al lavoro per creare le “prove” per attestarla; aspettiamoci quindi un qualche Photoshop o rivendicazione su internet o “confessione”. Ma, poi, è così importante occuparsi di questa bufala quando sono decine i bambini che, inequivocabilmente, sono stati uccisi nell’assalto di Hamas? Sì, perché nella decapitazione di un bambino vi è qualcosa di così turpe che degrada un nemico che legittimamente resiste anche con le armi all’occupazione del suo territorio al livello di un essere da distruggere a tutti i costi non meritando di essere considerato parte del genere umano. Del resto è del ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, la frase “Combattiamo contro degli animali umani e agiamo di conseguenza”.
E se le conseguenze sono bombardamenti a tappeto, l’uccisione di inermi civili, l’espulsione di altri Palestinesi da una terra nella quale vivevano da millenni… questo sarà servito a liberarci dai mostri. E chi non è d’accordo è un antisemita.