“In nome dell’umanità”: l’Oms esorta Israele a non attaccare Rafah
Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha lanciato un appello a Israele affinché rinunci all'intenzione di attaccare la città di Rafah, a sud della Striscia di Gaza e cercare la riconciliazione con la Palestina.
"In nome dell'umanità, chiediamo a Israele di non andare avanti e di lavorare invece per la pace", ha scritto Ghebreyesus in un tweet, aggiungendo che "non si deve permettere che questa catastrofe umanitaria peggiori".
Esprimendo "grave preoccupazione" nei confronti del piano israeliano di procedere con un attacco via terra a Rafah, il capo dell'OMS ha avvertito che "un'ulteriore escalation di violenza in questa zona densamente popolata porterebbe a molti più morti e sofferenze, soprattutto con le strutture sanitarie già" stracolma ".
"Gli 1,2 milioni di residenti di Rafa non hanno un posto sicuro dove andare", ha ricordato Ghebreyesus, ribadendo che "non ci sono strutture sanitarie sicure e pienamente funzionanti che possano essere raggiunte in altre parti di Gaza. Molte persone sono troppo fragili, affamate e malate per essere trasferite di nuovo".
Venerdì scorso, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dato il via libera all’operazione militare a Rafa, situata a sud dell’enclave palestinese.