Instagram chiude l'account dell'agenzia palestinese Quds News Network
Ormai i colossi dei social media come META sono diventati i censori, i ministeri della Verità dei governi occidentali, stabilendo cosa deve essere letto, scritto. Pena la censura, il blocco dei contenuti e degli account.
Dal 7 ottobre, giorno dell’operazione militare di Hamas, e della susseguente reazione spropositata criminale di Israele, con l’uccisione di 15000 civili più della metà donne e bambini, la mannaia di Meta non ha risparmiato chi denuncia i crimini di Israele, che siano utenti, media, o gruppi politici, allo stesso tempo non adopera lo stesso metro per chi fomenta il genocidio contro i palestinesi con i suoi post.
L’ultimo caso segnalato da Kevin Reed sul portale World Socialist Web Site, WSWS, riguarda la chiusura da parte di Instagram dell’account in lingua inglese di Quds News Network (QNN), un’agenzia di stampa palestinese.
Sulla piattaforma X, QNN ha denunciato che Instagram "ha impedito alla rete di richiedere una revisione della sospensione", inoltre aveva "precedentemente cancellato il suo account Facebook più volte", nonostante l'adesione della rete di notizie agli standard del sito.
L’agenzia ha lamentato che “dall’inizio del conflitto a Gaza, Meta ha intensificato le sue restrizioni sui contenuti palestinesi consentendo pubblicazioni e pubblicità a sostegno dello stato di occupazione, alcune delle quali incitano esplicitamente violenza contro i palestinesi”.
Tra i giovani palestinesi, anche tra gli operatori dell’informazione, QNN ha avuto molto seguito, secondo Wikipedia “è un'agenzia di stampa che combina le notizie dell'ultima ora da parte di liberi professionisti e volontari con una rapida distribuzione di contenuti video spesso grafici".
QNN si è conquistata autorevolezza e credibilità nella diffusione delle informazioni, su X ha raggiunto quasi 400.000 followers, svelando con foto, video in presa diretta i crimini israeliani a Gaza.
Probabilmente sono tutti indizi che rendono chiaro le motivazioni della sua chiusura.
In risposta alla censura di Meta, l’agenzia palestinese ha invitato i suoi utenti a dare 1 Stella sull’APP di Google Store nelle recensioni di Instagram, con queste motivazioni:
“Le piattaforme di social media, in particolare Instagram di Meta, hanno sistematicamente censurato e rimosso i contenuti palestinesi e tentato di mettere a tacere le voci filo-palestinesi. Meta ha sospeso e rimosso migliaia di account e post che chiedevano pari diritti per il popolo palestinese e fermavano il genocidio a Gaza”, si legge nel post
QNN ha denunciato che “Facebook e Meta hanno continuato ad approvare annunci contenenti incitamento all’odio e incitamento alla violenza e al genocidio contro i palestinesi. Meta ha preso di mira le pagine che supportano contenuti palestinesi con il pretesto di violare i suoi standard. La società ha rimosso più volte la pagina Facebook di QNN senza alcun chiarimento e continua a rimuovere contenuti sull'account Instagram di QNN."
Secondo WSWS “la chiusura degli account sui social media di QNN è parte del crescente attacco ai diritti democratici a livello internazionale che ha accompagnato l’assedio di Gaza, dove il governo israeliano sta portando avanti un deliberato massacro di massa di civili su una scala mai vista dai tempi dei regimi fascisti di Seconda guerra mondiale”.
Inoltre, il portale ricorda che queste censure partono dal pretesto che i manifestanti contro il genocidio israeliano dei palestinesi sono identificati come “antisemiti” e “sostenitori del terrorismo”, mentre “i partiti politici, i governi e i media aziendali dei paesi imperialisti stanno cercando di mettere a tacere l’opposizione di massa al massacro in corso.”