Intanto nella 'democratica' Ucraina
di Antonio Di Siena
A Odessa qualche giorno fa è stato rimosso un bassorilievo in onore del Generale Žukov, il quattro volte Eroe dell’Unione Sovietica. L’uomo che condusse vittoriosamente la quarta battaglia di Char’kov e l’offensiva dell’Oder contro i nazisti e che, entrando a Berlino alla testa dell’Armata Rossa, pose di fatto fine alla seconda guerra mondiale.
La popolazione non ha accettato questo volgare sfregio della storia e per due giorni e due notti ha deposto fiori e lumini nella nicchia ormai tristemente vuota.
Un gesto inaccettabile per i nazionalisti ucraini.
Fiori e lumini sono stati platealmente e violentemente rimossi a dimostrazione che, nell’Ucraina tanto cara agli europeisti e in cui sventolano orgogliose le bandiere a croce uncinata, non c’è pietà neanche per la pietà popolare.
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