Iran e Cina firmano 16 accordi
Seyed Ehsan Janduzi, ministro iraniano dell'Economia e delle finanze, ha dichiarato che gli accordi di cooperazione tra i due paesi sono stati finalizzati durante un incontro tenutosi oggi a Teheran tra la delegazione negoziale iraniana, guidata dal primo vicepresidente, Mohamad Mojber, e della Cina, rappresentata dal suo vicepremier, Hu Chunhua.
Ha precisato che misure esecutive in materia di petrolio e gas, banche, investimenti e progetti strategici nei settori del transito, delle infrastrutture e dei porti sono state messe all'ordine del giorno per essere approvate nella prossima riunione dei presidenti dei due Paesi.
Janduzi ha espresso la speranza che i 16 accordi di cooperazione vengano attuati il prima possibile.
Per quanto riguarda il commercio tra i due paesi, il ministro delle Finanze ha ricordato che, nonostante le restrizioni internazionali e la pressione delle sanzioni, abbiamo assistito a un aumento di quasi il 20% del commercio [tra Iran e Cina] e la prospettiva per il 2023 è molto più alta di quella attuale. Entrambi gli Stati sono determinati a rafforzare i loro legami economici bilaterali, ha sottolineato.
Iran e Cina hanno firmato un accordo di cooperazione strategica di 25 anni nel marzo 2021, portando i loro legami bilaterali a un livello "globale e strategico". Il patto, per molti esperti, costituisce una grande sfida per gli Stati Uniti, nemico dell'Iran e rivale della Cina, che ha fatto l'impossibile per strangolare, senza successo, l'economia iraniana con le sue sanzioni unilaterali e danneggiare il gigante asiatico.
Teheran e Pechino hanno concordato di rimuovere il dollaro USA dal loro commercio bilaterale, in particolare per i progetti da realizzare nell'ambito dell'accordo di 25 anni. Diversi economisti sostengono che il patto costituisce "un cambiamento potenzialmente sostanziale nell'equilibrio globale del settore del petrolio e del gas" e potrebbe segnare un "spostamento sismico nel settore globale degli idrocarburi".
L'Iran e la Cina, obiettivi degli embarghi unilaterali degli Stati Uniti, hanno forgiato un partenariato unico e hanno sempre più sfidato gli embarghi rafforzando il commercio bilaterale. La Cina rimane il più grande cliente di petrolio dell'Iran nonostante il tentativo di Washington di "azzerare" le esportazioni di Teheran.