Irlanda (93% di popolazione vaccinata) torna al coprifuoco: l'annuncio del governo
Dopo Gibilterra, col 100 % di vaccinati (118% compresi i non residenti), di cui come l’AntiDiplomatico vi abbiamo dato notizia ieri, anche l'Irlanda (con il 92% della popolazione completamente vaccinata con entrambe le dosi, che sale addirittura al 98% in due contee per gli irlandesi dai 18 anni in su), annuncia nuove restrizioni e il coprifuoco a mezzanotte.
Nella giornata di oggi, il governo ha approvato il ripristino della chiusura anticipata e obbligatoria di pub, ristoranti, locali notturni non più tardi delle 23,30.
L'annuncio è stato dato dal primo ministro di Dublino, Micheál Martin, a margine di una riunione ad hoc del gabinetto. Fra le nuove misure, introdotte "temporaneamente" per 4 settimane salvo proroghe, sono previste regole più rigide sull'isolamento precauzionale (di 5 giorni) in caso di contatti con persone positive al covid e sull'utilizzo della mascherina, nonché l'offerta a basso costo di test antigenici e, soprattutto, l'estensione della terza dose 'booster' dei vaccini a tutti gli over 50.
È stato stabilito pure l'obbligo di esibire il Green Pass vaccinale per l'accesso a cinema o teatri.
Come possiamo notare facilmente si tratta sempre di misure meno drastiche di quelle adottate dal governo Draghi in Italia, dove già per assistere ad eventi e per lavorare è già obbligatorio il passaporto sanitario.
Così riporta Skytg24:
"Si tratta di una svolta a tratti inaspettata, considerando che l’Isola di Smeraldo non aveva mai del tutto rinunciato a restrizioni e cautele come l’uso della mascherina. Il ministero della Salute ha già anticipato Irlanda del Nord potrebbero essere introdotte delle restrizioni più severe in vista del Natale. Queste servirebbero per evitare il sovraffollamento degli ospedali e garantire il normale svolgimento delle festività. Si parla di una possibile entrata in vigore il 29 novembre. In questo scenario, il Green Pass diventerebbe essenziale per accedere ai night club, ai locali che vendono cibo e bevande, a cinema, teatri e altri luoghi di cultura, agli eventi al chiuso con più di cinquecento persone (con parte del pubblico in piedi), agli eventi all’aperto con più di 4mila persone e agli eventi in cui sono presenti più di 10mila persone (a prescindere da quante di loro siano sedute)."