Dati drammatici Istat sulla povertà in Italia. La soluzione non è il liberismo
Le stime preliminari dell'Istat sono a dir poco allarmanti.
Un anno dopo la pandemia, secondo le stime preliminari dell'Istituto nazionale di statistica, nel 2020 le famiglie in povertà assoluta sono oltre 2 milioni (il 7,7% del totale, da 6,4% del 2019, +335mila) per un numero complessivo di individui pari a circa 5,6 milioni (9,4% da 7,7%, ossia oltre 1milione in più rispetto all'anno precedente).
Se si pensa che, se non a ribaltare, ma quantomeno ad cercare di porre rimedio a questa situazione, debba essere il governo guidato da Mario Draghi, lo scenario è ancora più drammatico. Ogni speranza è davvero preclusa.
Perché? Il motivo è spiegato semplicemente: la ricetta che questo governo metterebbe in atto sarebbe la stessa che ha prodotto questa situazione.
Come la pandemia ha messo in luce le carenze nel settore sanitario a causa dei tagli miliardari prodotti dai vari governi negli ultimi 20 anni, così la nostra economia subisce gli stessi strali, a causa delle liberalizzazioni selvagge, precarietà diffusa, tagli alla spesa sociale, smantellamento del settore industriale e di altri comparti dell'economia, una volta fiore all'occhiello del Belpaese.
Il dramma è proprio questo. Il male e il rimedio che il Governo Draghi proporrà hanno lo stesso nome: Liberismo.
Da questo scenario drammatico, che all'apparenza non lascerebbe nessuna possibile via di uscita, al contrario, è un ultimo appello alle forze di opposizione, vere magari, non quelle fascioliberista di Fratelli d'Italia o di altri improvvisati pseudosovranisti(sappiamo poi che fine fanno) per unirsi e creare un fronte di mobilitazione politica.
Siamo in uno scenario di ora o mai più. La pandemia, le cifre dell'Istat hanno solo confermato uno stato di cose.
Non lasciamo a chi è causa di questo disastro la sua pseudo risoluzione, oltre a non restarci neanche gli occhi per piangere, ci verrà tolto anche la sola speranza di non morire di qualcosa peggio del Covid-19, ovvero di Liberismo.