Italia-Egitto: quelle strane coincidenze
di Antonio Di Siena
Neanche 72 ore dall’indiscrezione di un mega accordo commerciale da 1,5 miliardi fra Italia ed Egitto, che comprende la fornitura di elicotteri, armamenti e navi da guerra, preludendo quindi ad una specie di alleanza militare , e - GUARDA CASO - viene sequestrato un altro studente, egiziano ma universitario a Bologna.
Una storia perfetta a cui non manca proprio niente (dalla denuncia di torture ed elettroshock da parte di Amnesty International all’attivismo del ragazzo nel mondo LGBT) per non far scoppiare un bel caso mediatico e orientare l’opinione pubblica italiana verso la rottura definitiva delle nostre relazioni con il più potente Stato del mondo arabo.
Ma c’è un però.
Troppo eclatante il gesto.
Troppo sospetta la tempistica.
Troppo simile alla vicenda Regeni la dinamica. Per non far sospettare a qualcuno che, con ogni evidenza, i maggiori problemi di relazioni internazionali per l’Italia non provengono dall’altra sponda del Mediterraneo.
Quanto piuttosto da qualche sedicente “alleato europeo”.
Intelligenti pauca.