Jean-Luc Melenchon da Napoli: «La Russia non è un nostro nemico»
Il leader francese invita anche a contrastare le politiche guerrafondaie della NATO
Dall’ex Opg di Napoli dove si è recato per un incontro con gli esponenti della lista Potere al Popolo, l’ex candidato della sinistra francese alle scorse presidenziali dove ha sfiorato il ballottaggio, Jean-Luc Melenchon, ha utilizzato forti parole per condannare le politiche guerrafondaie imposte agli alleati ( o vassalli?) NATO dagli Stati Uniti d’America.
Il nuovo nemico è la Russia di Vladimir Putin, indicata come fattore destabilizzate per la pace mondiale, in una riedizione della Guerra Fredda.
Di tutt’altra idea è il dirigente della sinistra francese. Melenchon infatti crede che «la Russia non sia un nemico. La Russia è un partner con cui dialogare». Sottolineando inoltre: «Non vogliamo la guerra» e «siamo contro la NATO». Lo strumento principale utilizzato per portare avanti le politiche guerrafondai statunitensi nel mondo.
Caso vuole che pochi giorni prima il ministro della Difesa italiano, Roberta Pinotti, abbia invece invocato un rafforzamento dell’HUB NATO di Napoli. Un centro immaginato per proiettare con maggiore efficacia l’espansionismo statunitense nel Mediterraneo. Con la scusante della lotta all’ISIS e più genericamente al terrorismo internazionale.
I risultati di queste politiche producono la devastazione di interi paesi, come sottolineato dal leader de La France Insoumise.