Jeffrey Sachs: "Il protezionismo isolerà gli Stati Uniti. La Cina guiderà lo sviluppo globale"

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Jeffrey Sachs: "Il protezionismo isolerà gli Stati Uniti. La Cina guiderà lo sviluppo globale"


Jeffrey Sachs, direttore del Center for Sustainable Development della Columbia University, ha concesso un'intervista esclusiva a China Daily, analizzando le implicazioni delle politiche commerciali dell'amministrazione Trump e il loro impatto sulle economie di Cina e Stati Uniti. Sachs, esperto di sviluppo sostenibile e relazioni internazionali, ha espresso un giudizio critico sulle scelte del presidente USA, delineando uno scenario in cui gli Stati Uniti rischiano di perdere competitività e leadership globale, mentre la Cina e i paesi emergenti potrebbero accelerare il loro sviluppo.

Le ragioni dietro la politica aggressiva di Trump

Alla domanda su come la decisione di Trump di imporre un dazio aggiuntivo del 10% su tutte le merci cinesi influenzerà le economie di Cina e Stati Uniti, Sachs ha spiegato che il presidente nordamericano persegue una politica commerciale aggressiva per diversi motivi: indebolire la Cina, spingere Pechino ad accettare le richieste di politica estera degli Stati Uniti, aumentare le esportazioni americane verso la Cina, bilanciare il commercio bilaterale, proteggere le aziende e i lavoratori statunitensi e generare entrate fiscali. Tuttavia, Sachs è convinto che questa strategia sia destinata a fallire. "Trump sopravvaluta l'importanza del mercato statunitense per la Cina e crede di avere più leva politica di quanto non abbia in realtà", ha affermato. "La Cina non si farà intimidire e diversificherà il proprio commercio verso il resto del mondo, mentre gli Stati Uniti perderanno competitività nei mercati terzi".

 

Inflazione e riduzione del tenore di vita negli Stati Uniti

Sachs ha anche sottolineato che i dazi aggiuntivi avranno un impatto negativo sul tenore di vita degli statunitensi, causando un aumento dei prezzi e una stagnazione dei redditi. "Le tasse aggiuntive ridurranno sicuramente gli standard di vita negli Stati Uniti", ha affermato, evidenziando come questa politica rischi di aggravare l'inflazione già elevata nel paese.


Il protezionismo isolerà gli Stati Uniti

Interrogato sulla strategia di Trump di utilizzare i dazi come arma commerciale contro tutti i paesi, Sachs ha criticato apertamente il protezionismo, definendolo una scelta controproducente che isolerà ulteriormente gli Stati Uniti nell'economia e nella politica globale. "Il protezionismo fallirà e isolerà sempre più gli Stati Uniti. Sono pochi i paesi che accetteranno l'approccio di Trump, persino in Europa", ha osservato.


Il declino della leadership statunitense e l'ascesa della Cina

Sachs ha poi affrontato il tema della leadership globale, sostenendo che gli Stati Uniti stanno sperperando il loro ruolo di guida nello sviluppo, nella finanza e nel commercio internazionale. "La Cina giocherà un ruolo sempre più importante a livello globale, così come i paesi BRICS", ha affermato. Secondo Sachs, i paesi emergenti e in via di sviluppo (EMDEs) dovrebbero mantenere aperti i loro mercati e i sistemi finanziari, poiché i prossimi anni potrebbero rappresentare un periodo di rapida crescita per queste economie, nonostante la stagnazione negli Stati Uniti.


Le strategie della Cina per stabilizzare la crescita

Per mitigare gli effetti negativi delle politiche tariffarie di Trump e stabilizzare la propria crescita economica, Sachs ha suggerito alla Cina di diversificare le esportazioni, potenziare il programma Belt and Road, aumentare i prestiti a lungo termine (30 anni) ad altri paesi, incoraggiare l'internazionalizzazione dello yuan e promuovere gli investimenti diretti esteri delle aziende cinesi in Asia e Africa. "La Cina è in una posizione privilegiata per aiutare il mondo in via di sviluppo a raggiungere una rapida crescita economica e a compiere la transizione verso l'intelligenza artificiale, la connettività digitale, la robotica avanzata e i sistemi energetici decarbonizzati", ha spiegato Sachs. "Gli Stati Uniti non possono fermare questo processo né il ruolo di leadership della Cina".


Il futuro delle relazioni Cina-Stati Uniti

Infine, Sachs ha espresso preoccupazione per un eventuale secondo mandato di Trump, prevedendo una politica ancora più aggressiva e volatile nei confronti della Cina, in un contesto di ulteriore declino degli Stati Uniti. Tuttavia, ha sottolineato che questo potrebbe essere un periodo di grande successo per la Cina, caratterizzato dall'internazionalizzazione della sua leadership nello sviluppo sostenibile, dello yuan e delle sue catene di approvvigionamento tecnologico. "Molti paesi in via di sviluppo potrebbero raggiungere uno sviluppo rapido nei prossimi decenni, saltando le tappe tecnologiche e integrandosi sempre più nel commercio e nella finanza internazionale", ha concluso Sachs.

In sintesi, l'analisi economica e geopolitica di Jeffrey Sachs dipinge un futuro in cui il protezionismo statunitense rischia di isolare il paese nordamericano, mentre la Cina e le economie emergenti sono pronte a cogliere nuove opportunità di crescita e leadership globale.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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