"Kiev impara dai terroristi internazionali". Le ultime rivelazioni dell'intelligence russa

Sergej Naryskin, direttore del Servizio di intelligence internazionale russo dal 2016

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"Kiev impara dai terroristi internazionali". Le ultime rivelazioni dell'intelligence russa

 

 

Ufficio stampa del SVR (servizio di intelligence estero) della Russia, 23 gennaio

 

Come dichiarato dal direttore del SVR (Sluzhba Vneshnej Razvedki ndr.) Sergej Naryshkin, al servizio di intelligence estero sono arrivati dati attendibili secondo cui le Forze Armate Ucraine stanno immagazzinando armi e munizioni fornite dall’Occidente nei territori delle centrali nucleari. Questo vale sia per i missili più costosi, ma scarseggianti per le Forze Armate Ucraine, l’MLRS Himars (Multiple Launch Rocket System High Mobility Artillery Rocket System ndr.), sia per i sistemi di difesa aerea stranieri, nonché per le munizioni di artiglieria di grosso calibro. Solo nell’ultima settimana di dicembre 2022, alla centrale nucleare di Rivne, attraverso la stazione ferroviaria di Rafalovka, dall’estero, sono stati consegnati diversi vagoni ferroviari dal carico micidiale.

L’idea del regime di Kiev è chiara. Proprio come i “banderovtsy” (seguaci di Bandera ndr.) bombardano le città del Donbass e altre regioni di confine della Russia, alle spalle d’innocenti civili ucraini, il comando delle Forze Armate Ucraine nasconde le munizioni nelle retrovie, occultandole dietro i reattori nucleari. Il calcolo si basa sul fatto che le Forze Armate Russe, comprendendo il pericolo di una catastrofe nucleare, non colpiranno i territori delle centrali nucleari. Se, tuttavia, si dovesse verificare una detonazione su larga scala dei depositi e la distruzione di una centrale nucleare a causa dell’ennesimo missile “vagante” della difesa aerea ucraina, allora la colpa della tragedia potrà sempre essere attribuita a Mosca. Kiev ne è assolutamente convinta, visto il tacito incoraggiamento dell’occidente agli attacchi di artiglieria ucraini sulla centrale nucleare di Zaporozhe.

Questo è un metodo spesso utilizzato dai terroristi internazionali. Tuttavia, ora, gli ostaggi del regime di Kiev non sono singoli civili, ma decine e persino centinaia di migliaia di abitanti del proprio paese e degli stati vicini. Vorrei sperare che nessuno a Kiev pensi di far saltare in aria di proposito tali depositi con l’intento di mendicare agli Stati Uniti e ai loro alleati ancora più armi e munizioni.

 

Capo dell’ufficio stampa del SVR della Russia S. N. Ivanov

 

Fonte: http://www.svr.gov.ru/smi/2023/01/kiev-uchitsya-u-mezhdunarodnykh-terroristov.htm

Traduzione Eliseo Bertolasi

 

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