Kiev ridimensiona già la "controffensiva"?

9204
Kiev ridimensiona già la "controffensiva"?

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

OPPURE

 

“Il ministro della Difesa [ucraino] Oleksiy Reznikov ha detto che le aspettative per la controffensiva contro le forze russe sono ‘alquanto eccessive‘”.

“In una recente intervista con RBK-Ucraina, ha affermato che mentre la società ucraina e l’establishment politico sono ansiosi di ottenere un’altra vittoria, se le aspettative non vengono mitigate potrebbero suscitare delusioni“. Inizia così un articolo del Kyiv post.

Il clima si “è decisamente surriscaldato, tutti vogliono un’altra vittoria. Prima non credevamo nella vittoria. In precedenza, si voleva che l’Ucraina sopravvivesse in minima parte, in modo che una parte dell’Ucraina fosse preservata“, ha aggiunto Reznikov (cenno di grande interesse, ci torneremo).

Washington dà il contrordine, Kiev obbedisce

Le parole del ministro della Difesa ucraino sembrano rispondere all’esigenza di cui si discute in via riservata a Washington per attutire le aspettative ucraine e dei suoi partner rispetto all’esito controffensiva. Ne abbiamo dato conto in altra nota riportando le indiscrezioni rivelate da Politico.

Il punto è che in precedenza Kiev e l’Occidente dovevano enfatizzare la portata della controffensiva per nascondere le difficoltà in cui si dibattevano le forze ucraine, inchiodate sul Dnepr e in ritirata misurata, ma costante, a Bakhmut.

E per convincere i leader e l’opinione pubblica dei Paesi occidentali che i gravosi costi, diretti (armi) e indiretti (energia e cibo), della guerra sarebbero stati ricompensati dalla vittoria su tutti i fronti.

Ma evidentemente hanno tirato troppo la corda, alimentando speranza forse eccessive. Con il rischio che la più probabile vittoria limitata appaia come una secca sconfitta. Non solo di Kiev, ma anche di Washington che ha alimentato tali speranze. Da cui la corsa a tirare il freno a mano.

Peraltro, tale freno è auspicato sia da quanti, in Occidente, sperano in una vittoria limitata perché lo stallo successivo può aprire spazi al negoziato sia da quanti, invece, temono che la vittoriosa sconfitta (la vittoria limitata di cui sopra) chiuda in via definitiva il conflitto per procura contro la Russia, che potrebbero invece tentare di riaccendere sfruttando incidenti di percorso successivi.


Altra guerra, altri inganni

Resta che il ridimensionamento attuale delle aspettative stride non poco con i proclami altisonanti fatti finora delle autorità americane, secondo le quali per l’Ucraina la vittoria era destino manifesto.

Lo annota l’ex analista Cia George Beebe su Responsible Statecraft in un articolo nel quale annota come i documenti segreti trapelati dal Pentagono nei giorni scorsi rivelano come l’intelligence Usa da tempo sia consapevole che le aspettative sulla controffensiva ucraina fossero alquanto esagerate.

Così conclude l’articolo: “Il popolo americano non ha il diritto di vedere le informazioni sensibili dell’intelligence, la cui divulgazione può certamente mettere a repentaglio la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Ma possono e devono aspettarsi che le dichiarazioni pubbliche del loro governo non siano in conflitto con ciò che i funzionari statunitensi sanno in via riservata grazie all’analisi obiettiva dell’intelligence”.

“Proprio come è successo in Vietnam e in Iraq, la verità sulla guerra alla fine verrà fuori. Se questi precedenti dolorosi possono servire da guida, è improbabile che gli elettori accolgano con favore la notizia di essere stati ingannati ancora una volta in Ucraina”.

 Piccole Note

Piccole Note

 

Piccole Note è un blog a cura di Davide Malacaria. Questo il suo canale Telegram per tutti gli aggiornamenti: https://t.me/PiccoleNoteTelegram

Cosa si nasconde dietro il (finto) "piano di pace" di Trump? di Giuseppe Masala Cosa si nasconde dietro il (finto) "piano di pace" di Trump?

Cosa si nasconde dietro il (finto) "piano di pace" di Trump?

Le elezioni Usa, il trumpismo e il bivio finale dell'Europa di Paolo Desogus Le elezioni Usa, il trumpismo e il bivio finale dell'Europa

Le elezioni Usa, il trumpismo e il bivio finale dell'Europa

Nicaragua, il ricordo vivo di Carlos Fonseca di Geraldina Colotti Nicaragua, il ricordo vivo di Carlos Fonseca

Nicaragua, il ricordo vivo di Carlos Fonseca

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Alluvione di Valencia, i media e il cambiamento climatico di Francesco Santoianni Alluvione di Valencia, i media e il cambiamento climatico

Alluvione di Valencia, i media e il cambiamento climatico

I Nativi Americani hanno davvero votato per Trump? di Raffaella Milandri I Nativi Americani hanno davvero votato per Trump?

I Nativi Americani hanno davvero votato per Trump?

The Donald-Harris: due facce della stessa medaglia di Giuseppe Giannini The Donald-Harris: due facce della stessa medaglia

The Donald-Harris: due facce della stessa medaglia

Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno di Antonio Di Siena Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno

Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno

9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE di Gilberto Trombetta 9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE

9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE

Un focolaio da estinguere - risposta ai Carc di Michelangelo Severgnini Un focolaio da estinguere - risposta ai Carc

Un focolaio da estinguere - risposta ai Carc

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

 Perché Trump ha vinto? di Michele Blanco  Perché Trump ha vinto?

Perché Trump ha vinto?

Sull’orlo dell’abisso  - Il ruolo della Francia di Paolo Pioppi Sull’orlo dell’abisso  - Il ruolo della Francia

Sull’orlo dell’abisso - Il ruolo della Francia

Manovra. La figura (indecorosa) del governo Meloni con le banche di Giorgio Cremaschi Manovra. La figura (indecorosa) del governo Meloni con le banche

Manovra. La figura (indecorosa) del governo Meloni con le banche

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti