La Cina è già nel post Covid: produzione industriale aumentata del 35%
La Cina è stato il primo paese ad affrontare la pandemia di Covid-19 causata dal nuovo coronavirus. Pechino ha affrontato al meglio l’emergenza, adesso superata, e si appresta a rilanciare la propria economia anch’essa colpita dalle conseguenze del virus.
Secondo alcune analisi riportate da Teleborsa, la Cina potrebbe registrare un tasso di crescita del PIL compreso tra il 15-20% per i primi tre mesi, il che renderebbe la sua espansione economica nel primo trimestre la più alta tra le principali economie globali.
Secondo i dati del Bureau of Statistics cinese, la produzione industriale è cresciuta notevolmente a gennaio-febbraio, registrando un incremento del 35,1% rispetto ai primi due mesi del 2020 (periodo caratterizzato dal blocco delle attività per lo scoppiare della crisi legata al Covid-19) e contro il +30% del consensus. Rispetto ai primi due mesi del 2019 la crescita è del 16,9%, dato che porta la media dei due anni all'8,1%.
Quali sono i settori in crescita a trainare la nuova crescita cinese? Il manifatturiero è aumentato del 39,5%, l’attività mineraria è cresciuta del del 17,5%, la produzione e la fornitura di elettricità, gas e acqua è aumentata del 19,8%, quelle di apparecchiature e della produzione high-tech sono cresciute, rispettivamente, del 59,9% e del 49,2%. In termini di produzione di prodotti, la crescita anno su anno di camion, robot industriali, escavatori e macchine per la spalatura e apparecchiature per micro computer ha superato il 100%.
Crescono anche gli investimenti delle imprese, che a febbraio segnano un + 35% su base annua, contro il + 40% atteso, rispetto al + 2,9% del mese precedente.
A crescere sono anche i consumi. Meglio delle aspettative le vendite al dettaglio che fanno registrare un incremento del del 33,8% su base annua dopo il + 4,6% rilevato a gennaio. Le stime indicavano una crescita del 32%.
"Gli straordinari indicatori economici posizionano la Cina sulla strada per una crescita solida e sostenuta nell'era post-pandemia, sia dal lato della produzione che della domanda. Ora è giusto dire che l'economia del paese è tornata alla normalità", ha affermato al Global Times Liu Xuezhi, esperto di macroeconomia presso la Bank of Communications.
Hu Qimu, capo ricercatore presso il Sinosteel Economic Research Institute, ha dichiarato al Global Time che la ripresa della domanda dai mercati esteri ha contribuito a sostenere la crescita dell'economia cinese di gennaio-febbraio a un ritmo notevolmente riattivato.
"Si stima che il PIL della Cina nel primo trimestre potrebbe crescere di circa il 17 per cento, continuando a fungere da motore importante per l'economia globale", ha detto Hu.
Nel primo trimestre del 2020, il PIL cinese si è contratto del 6,8%.
Gli analisti hanno notato che nel 2021 l'economia cinese procederà in un modo caratterizzato da una crescita elevata nei primi tre mesi, ma si ridurrà gradualmente dal secondo trimestre in poi. "I principali paesi occidentali potrebbero crescere nella direzione opposta, poiché le loro economie hanno iniziato a essere colpite dal coronavirus nel secondo trimestre dello scorso anno", ha detto Liu.
La Cina ha fissato un obiettivo di crescita economica di "oltre il 6%" per il 2021.