Ora si palesa quel che la dirigenza cinese, per decenni, sapeva, non sono fessi, ma ha fatto finta che non ci fosse.
Per decenni, appunto, la Cina ha visto l'Europa come un blocco unico, guidato dalla Germania, e non ha mai intrattenuto, se non formalmente, rapporti bilaterali con gli Stati, eccezione la Germania, a cui si è dato per anni un canale commerciale privilegiato.
La Cina vedeva il blocco europeo come potenzialmente autonomo agli Usa e per questo lo ha sempre sostenuto, infischiandonese dei rapporti bilaterali.
Salutò l'euro con gioia e non intervenne nelle crisi economiche e politiche, vedi Grecia, se non per prendersi il Pireo, della deflazione salariale ultradecennale europea.
A costo di non vedere gli effetti tragici, lasciò perdere e non si trattava affatto di non ingerenza, quanto, piuttosto, di speranza di vedere prima o poi l'Ue autonoma dagli Usa. Negli scorsi anni ci fu una serrata trattativa sul Memorandum sugli investimenti bilaterali (Cai), di cui parlo nel libro. Cina sempre speranzosa, fino a quando pochi mesi fa il Parlamento Europeo ha bocciato il Cai.
La dirigenza cinese non se l'aspettava e tuttora è molto irritata.
Ora l'Ue pone paletti non solo agli investimenti cinesi ma al commercio Ue-Cina. La ragione è semplice: la Cina, ormai è concorrente diretta dei paese leader europeo, la Germania, a cui sta togliendo quote di mercato mondiale.
Nei chip, nelle auto elettriche, nel design ingegneristico, nei macchinari, ormai la Cina è leader e per tutta risposta l'Ue, da suicidio, vuole togliere la catena di approvvigionamento con la Cina. Finalmente si apre una finestra per noi: come abbiamo avuto modo di informare in questo sito il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi, in un colloquio con Draghi, ha affermato che la Cina è pronta ad importare molte più merci italiane e ciò potrebbe portare a togliere quote di mercato in quel paese alla Germania, come sta succedendo da un anno e mezzo con noi che riportiamo mensilmente i dati dell'import cinese dall'Italia.
Si apre un'era di conflitto con l'Ue, dopo quello Usa, e un'era, se saremo intelligenti, di proficui rapporti bilaterali. Di questo parleremo venerdi 26 novembre presso l'Asilo Politico di Salerno, diretta streaming, con Potere al Popolo e Cambiare Rotta Salerno.
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