La clamorosa bufala di Scanzi e i censori di Facebook
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La fake news diffusa da Andrea Scanzi, giornalista de il Fatto Quotidiano, riguradante il medico ferrarese Roberto Marescotti morto di Covid è clamorosa e la analizza alla perfezione il deputato di Alternativa nel post Facebook che vi pubblichiamo per intero in calce. Quello che ci preme sottolineare è che questa enorme bufala è totalmente sfuggita a quegli attenti e imparziali censori dei social, in particolare Open, i quali hanno prima bloccato e poi oscurato la nostra pagina per un post ironico che ridicolizzava le loro menzogne.
di Pino Cabras
Andrea Scanzi, sedicente giornalista e conclamato opinionista del nulla, si è come al solito distinto per quello che è il suo mestiere preferito: lo sciacallo da guardia.
Questa volta, tra una scodinzolata a Draghi e l’altra, ha ben pensato di infamare un medico, da morto, per avallare e trastullarsi della narrazione del “no vax” che muore di Covid e che, in sostanza, ben gli sta!
Peccato che Andrea Scanzi, giornalista con la deontologia altrui, non abbia minimamente verificato le informazioni e le fonti. Lui – o il suo social media manager – si è accontentato di riprendere e sintetizzare, male, la notizia che la stampa mainstream, a sua volta, aveva ripreso, male, da un articolo de La Nuova Ferrara del 19 gennaio.
Un caso scuola di disinformazione e di cattivo giornalismo prestato alla propaganda di chi governa.
Al contrario di quanto riporta gioiosamente l’opinionista del nulla, il dott. Roberto Marescotti si era vaccinato lo scorso luglio. Tant’è che era stato riammesso alla professione.
Ma gli sciacalli non rispettano nemmeno la morte. Figuriamoci la verità.