La dipendenza dell'Europa agli Usa in un dato
2394
di Alessandro Volpi*
La dipendenza. Il 2024 è stato l'anno record per le importazioni di GLN dagli Stati Uniti verso l'Europa e verso l'Italia e la Germania in particolare.
Ormai oltre il 50% del GLN importato nel Vecchio continente viene dagli Stati Uniti che hanno sostituito le forniture di gas naturale e stanno praticando prezzi particolarmente alti, frutto delle speculazioni finanziarie operate, in primis, dai grandi fondi americani. Alle spalle delle compagnie energetiche americane, possedute dalle Big Three, si colloca il GLN proveniente da Norvegia e dalla Russia.
Nel secondo caso, è evidente il contrasto con le sanzioni che in pratica si traducono soltanto in un aumento dei prezzi dello stesso Gas, con palesi benefici per la Russia e altrettanto chiari danni per l'Europa. La vicenda norvegese è ancora più interessante: le società energetiche di quel paese sono di proprietà dello Stato che fissa i prezzi di vendita in base ai prezzi speculativi e introita incassi record.
Quest' anno ha toccato il livello massimo di 221 miliardi di dollari che ha indirizzato in larghissima parte in titoli americani, in particolare quelli big tech, dove gli azionisti principali, oltre allo stesso fondo sovrano, sono BlackRock, Vanguard e State Street. Solo per inciso vale la pena ricordare che l'intero monte degli attivi del Fondo norvegese è di 1750 miliardi di dollari. In sintesi, la dipendenza europea dal GLN fa la fortuna delle società energetiche americane, dei fondi Usa, del governo Russo e del Fondo norvegese che contribuisce, a sua volta, ad alimentare la bolla finanziaria americana.
Ormai oltre il 50% del GLN importato nel Vecchio continente viene dagli Stati Uniti che hanno sostituito le forniture di gas naturale e stanno praticando prezzi particolarmente alti, frutto delle speculazioni finanziarie operate, in primis, dai grandi fondi americani. Alle spalle delle compagnie energetiche americane, possedute dalle Big Three, si colloca il GLN proveniente da Norvegia e dalla Russia.
Nel secondo caso, è evidente il contrasto con le sanzioni che in pratica si traducono soltanto in un aumento dei prezzi dello stesso Gas, con palesi benefici per la Russia e altrettanto chiari danni per l'Europa. La vicenda norvegese è ancora più interessante: le società energetiche di quel paese sono di proprietà dello Stato che fissa i prezzi di vendita in base ai prezzi speculativi e introita incassi record.
Quest' anno ha toccato il livello massimo di 221 miliardi di dollari che ha indirizzato in larghissima parte in titoli americani, in particolare quelli big tech, dove gli azionisti principali, oltre allo stesso fondo sovrano, sono BlackRock, Vanguard e State Street. Solo per inciso vale la pena ricordare che l'intero monte degli attivi del Fondo norvegese è di 1750 miliardi di dollari. In sintesi, la dipendenza europea dal GLN fa la fortuna delle società energetiche americane, dei fondi Usa, del governo Russo e del Fondo norvegese che contribuisce, a sua volta, ad alimentare la bolla finanziaria americana.
*Post Facebook del 30 gennaio 2025