La nuova cedolare secca: il trionfo della disuguaglianza
6006
di Alessandro Volpi
Come si accrescono le disuguaglianze.
La nuova cedolare secca sugli affitti, applicata da 2,8 milioni di locatori, riduce il gettito fiscale dello Stato di 2,5 miliardi l'anno.
Ma il dato più iniquo è rappresentato dal fatto che i benefici vanno per quasi il 50% a coloro che riscuotono affitti per un valore complessivo superiore ai 75 mila euro annui. Come per ogni tassa piatta, anche la cedolare secca sugli affitti favorisce i super ricchi e peraltro segna una evidente differenza di trattamento fiscale perché un locatore che riscuote affitti per decine di migliaia di euro paga il 21 sul primo affitto e il 26 sul resto che è un' aliquota molto simile a quella pagata da un lavoratore o da una lavoratrice dipendente con 28 mila euro di reddito annuo.
Il trionfo della disuguaglianza e la celebrazione della ricchezza.
La nuova cedolare secca sugli affitti, applicata da 2,8 milioni di locatori, riduce il gettito fiscale dello Stato di 2,5 miliardi l'anno.
Ma il dato più iniquo è rappresentato dal fatto che i benefici vanno per quasi il 50% a coloro che riscuotono affitti per un valore complessivo superiore ai 75 mila euro annui. Come per ogni tassa piatta, anche la cedolare secca sugli affitti favorisce i super ricchi e peraltro segna una evidente differenza di trattamento fiscale perché un locatore che riscuote affitti per decine di migliaia di euro paga il 21 sul primo affitto e il 26 sul resto che è un' aliquota molto simile a quella pagata da un lavoratore o da una lavoratrice dipendente con 28 mila euro di reddito annuo.
Il trionfo della disuguaglianza e la celebrazione della ricchezza.