La nuova squadra di Trump e le "regole democratiche"

712
La nuova squadra di Trump e le "regole democratiche"

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

OPPURE


di Alessandro Volpi*



Donald Trump sta costruendo la sua "squadra". A questo riguardo mi vengono in mente tre considerazioni.

La prima. In quella che è stata definita la più grande democrazia del mondo, sembra aperta la distruzione proprio dei formalismi della democrazia liberale e della narrazione illuministica. Nominare Procuratore generale un imputato per traffico sessuale di minorenni, mettere alla guida della Difesa un conduttore televisivo con croci tatuate nel petto, affidare la sicurezza interna ad una governatrice cha ha sparato al suo cane perché non le obbediva, scegliere per la National Intelligence una ex deputata democratica accusata di propaganda filorussa, designare dei "negazionisti" alla direzione dell'Agenzia per l'ambiente, al Territorio e alla sanità vuol dire cancellare con una riga netta ogni traccia della mitologia dell'America politicamente corretta, dei "progressisti" bostoniani e kennediani. Vuol dire costruire la rappresentazione del paese "popolare", che vive sui social, che ha lavori troppo poveri per non essere arrabbiato con le élite e per sottostare alle eccessive "regole" democratiche, che pretende di farsi giustizia da solo, odiando, sparando e non accettando più giudizi morali sui propri gusti pornografici. Vuol dire dare voce a quel mondo che le pretese di superiorità dei "dem", della parte più ricca e colta della upper class non ha mai compreso.

La seconda considerazione riguarda il fatto che tra le nomine non figurano ancora le caselle economiche. Certo c'è Musk con un incarico tra il Cottarelli d'America e il disboscatore selvaggio di ogni vincolo agli spiriti animali dl capitalismo, ma mancano i posti chiave, a cominciare dal segretario al Tesoro. Qui Trump dovrà fare molta attenzione perché la narrazione pop del suo vice Vance di restaurare un'America industriale, a colpi di dazi e con una politica monetaria espansiva, liquidando il recalcitrante Powell, può essere pericolosissima, sfasciando la dollarizzazione e, con essa, l'economia a stelle e strisce.

In tale prospettiva diventa decisiva la terza considerazione che può essere resa esplicita da un fatto particolare. La Cina ha inaugurato un maxi hub in Perù, un megaporto finanziato dalla Cosco Shipping Ports, la compagnia di Stato che si occupa di infrastrutture ed è attiva in tutto il mondo. La creazione di tale scalo mette tutta l'America latina nell'orbita cinese, e rafforza il monopolio del paese comunista nel controllo dei grandi porti per container. Tutto ciò rende più facile dire che l'universo pop e le pretese di rinascita industriale del clan Trump possono riuscire a battere i resti della democrazie liberali ma difficilmente potranno sconfiggere il nuovo Impero celeste.


*Post Facebook del 16 novembre 2024

Loretta Napoleoni - Il MAGA di Trump è esportabile in Europa? di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il MAGA di Trump è esportabile in Europa?

Loretta Napoleoni - Il MAGA di Trump è esportabile in Europa?

Elon Musk e ABC: perché sarebbe una buona notizia di Francesco Erspamer  Elon Musk e ABC: perché sarebbe una buona notizia

Elon Musk e ABC: perché sarebbe una buona notizia

Le elezioni Usa, il trumpismo e il bivio finale dell'Europa di Paolo Desogus Le elezioni Usa, il trumpismo e il bivio finale dell'Europa

Le elezioni Usa, il trumpismo e il bivio finale dell'Europa

Nicaragua, il ricordo vivo di Carlos Fonseca di Geraldina Colotti Nicaragua, il ricordo vivo di Carlos Fonseca

Nicaragua, il ricordo vivo di Carlos Fonseca

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Putin si è messo ad uccidere anche i cuochi? di Francesco Santoianni Putin si è messo ad uccidere anche i cuochi?

Putin si è messo ad uccidere anche i cuochi?

I Nativi Americani hanno davvero votato per Trump? di Raffaella Milandri I Nativi Americani hanno davvero votato per Trump?

I Nativi Americani hanno davvero votato per Trump?

Magistratura ed esecutivi. Diritto interno e sovranazionale di Giuseppe Giannini Magistratura ed esecutivi. Diritto interno e sovranazionale

Magistratura ed esecutivi. Diritto interno e sovranazionale

Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno di Antonio Di Siena Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno

Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno

9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE di Gilberto Trombetta 9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE

9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

 Perché Trump ha vinto? di Michele Blanco  Perché Trump ha vinto?

Perché Trump ha vinto?

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti