La risoluzione dell'Assemblea Generale dell'Onu sulla Siria
Girandola di vertici sulla Siria: da Putin-Netanyahu a Erdogan-Obama
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Mentre si aggrava il bilancio dei morti del conflitto armato in corso in Siria - le stime dell’Osservatorio siriano per i diritti umani parlano di 120mila morti - l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato, su iniziativa del Qatar, la quinta risoluzione sulla Siria dal marzo 2011, data di inizio delle ostilità. Il testo, adottato con 107 voti a favore, 12 contrari e 59 astensioni, esprime l'indignazione dell'Assemblea per il "crescente numero di morti" in Siria, condanna il frequente utilizzo da parte del governo siriano di armi pesanti e le "violazioni diffuse e sistematiche dei diritti umani e delle libertà fondamentali” e chiede rapidi progressi per una transizione politica.
Sul fronte diplomatico, la Siria è stata argomento di diversi vertici. Quello tra il presidente russo Putin e il premier israeliano Netanyahu a Sochi e quello tra il premier turco Erdogan e il presidente americano Obama a Washington. Al momento la via che si tenta di seguire è quella dettata dall'iniziativa Kerry-Lavrov che mira a convocare una conferenza internazionale, alla quale dovrebbero partecipare sia il governo di Assad che l’opposizione, per tentare la via di una soluzione politica negoziata al conflitto.