La rottamazione dell'occidente e un "nuovo 1990" alle porte

All'Europa rimane da pagare il conto di una guerra scellerata.

12589
La rottamazione dell'occidente e un "nuovo 1990" alle porte


di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico

 

Non pare azzardato dire che le ore da quando è stata annunciata la telefonata tra Putin e Trump sono diventate convulse in tutte le cancellerie del mondo ed in particolare in quelle d'Occidente. Pare infatti sempre più evidente che siamo di fronte ad una svolta storica paragonabile a quella che avvenne nel 1990 quando Michail Gorbaciov al vertice del Comecon tenutosi a Sofia annunciò che l'Unione Sovietica non era più disponibile a finanziare a piè di lista le spese dei paesi “fratelli” dell'Europa dell'Est sancendo così il “liberi tutti” e la fine dell'equilibrio sancito a Yalta che vedeva l'Europa divisa in due: da una parte quella capitalista e dall'altra quella comunista.

Che stiamo vivendo qualcosa di simile a quanto visto nel 1990 lo si capisce non solo dalle sprezzanti dichiarazioni di Trump, che in ogni circostanza chiarisce di non considerare l'Europa un interlocutore credibile ma anche dalle dichiarazioni del Segretario alla Difesa Hegseth che ha ribadito al vertice Nato come i paesi europei saranno chiamati a pagare il dovuto per la sicurezza e del vice Presidente Vance che alla conferenza di Monaco sulla Sicurezza ha preso a pesci in faccia la “democrazia” europea considerata come priva di libertà e in completa decadenza.  Anche la nuova portavoce della Casa Bianca Caroline Leavitt reagisce al commento di Scholz sui colloqui Putin-Trump senza la Germania e l'Europa dicendo in maniera sprezzante che l'unico posto dove dovrebbe sedere la Germania in questi colloqui di pace è sul banco degli imputati.  Probabilmente quest'ultima dichiarazione è la più tagliente e sprezzante ma anche la più sincera:  Leavitt ha chiarito una volta per tutte come la folle politica di deflazione imposta all'Europa dalla Merkel sia alla base del conflitto europeo, perchè per decenni a impoverito molti paesi europei (tra i quali l'Italia e la Grecia) arricchendo sfacciatamente la Germania e conseguentemente facendo diventare Berlino l'Egemone europeo, a tal punto che lanciò il guanto di sfida a Washington invadendo i suoi mercati di prodotti made in Germany. Una follia che ha scatenato l'ira di Washington che in risposta ha fatto deflagrare la crisi ucraina per obbligare l'Europa ad imporre sanzioni contro la Russia che si sono rivelate mortali per la stessa economia europea. 

Ora all'Europa rimane da pagare il conto di una guerra scellerata sia sotto l'aspetto della ricostruzione dell'Ucraina, sia sotto l'aspetto delle future spese per la difesa visto che Washington non pagherà più nulla.  In più anche la pubblica umiliazione del mancato invito al tavolo della pace (del resto il tacchino da servire cotto al forno arriva per ultimo, a tavolo apparecchiato e a commensali accomodati).

A tutto questo i nani europei rispondono con una conferenza d'Emergenza che si terrà oggi all'Eliseo e che vede convenuti l'Italia, la Francia, la Germania, la Gran Bretagna, la Spagna, la Polonia, l'Olanda, la Danimarca, la von der Layen e Costa a nome della UE e Rutte per la Nato. I trombettieri dei giornali europei hanno definito il vertice con il fumoso nome (peraltro di pessimo auspicio) di Weimar Plus mentre i russi già chiamano questo vertice “The League of Nobodies”. Il vertice dei nessuno.

Invece martedì a Riad si terrà il vertice per la pace in Ucraina molto probabilmente vedrà la partecipazione del Segretario di Stato Rubio e del Ministro degli Esteri Lavrov. A volte la location dice più di mille parole: per decidere le sorti dell'Europa si è scelto un paese extra europeo (senza europei invitati a partecipare), esattamente come quando le potenze europee dell'ottocento decidevano in Europa i destini dell'Africa senza che manco un africano partecipasse all'evento. C'è poco da aggiungere.

Giuseppe Masala

Giuseppe Masala

Giuseppe  Masala, nasce in Sardegna nel 25 Avanti Google, si laurea in economia e  si specializza in "finanza etica". Coltiva due passioni, il linguaggio  Python e la  Letteratura.  Ha pubblicato il romanzo (che nelle sue ambizioni dovrebbe  essere il primo di una trilogia), "Una semplice formalità" vincitore  della terza edizione del premio letterario "Città di Dolianova" e  pubblicato anche in Francia con il titolo "Une simple formalité" e un  racconto "Therachia, breve storia di una parola infame" pubblicato in  una raccolta da Historica Edizioni. Si dichiara cybermarxista ma come  Leonardo Sciascia crede che "Non c’è fuga, da Dio; non è possibile.  L’esodo da Dio è una marcia verso Dio”.

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Loretta Napoleoni - Come Trump ha spaccato il Canada in due di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Come Trump ha spaccato il Canada in due

Loretta Napoleoni - Come Trump ha spaccato il Canada in due

La rottamazione dell'occidente e un "nuovo 1990" alle porte di Giuseppe Masala La rottamazione dell'occidente e un "nuovo 1990" alle porte

La rottamazione dell'occidente e un "nuovo 1990" alle porte

Mondo multipolare dal rapporto della MSC: opportunità e sfide   Una finestra aperta Mondo multipolare dal rapporto della MSC: opportunità e sfide

Mondo multipolare dal rapporto della MSC: opportunità e sfide

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti” di Geraldina Colotti Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti”

Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti”

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

L’ERA DEI QUISLING L’ERA DEI QUISLING

L’ERA DEI QUISLING

L'altra faccia della propaganda: il revisionismo storico di Giuseppe Giannini L'altra faccia della propaganda: il revisionismo storico

L'altra faccia della propaganda: il revisionismo storico

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

LIBIA: UN MOVENTE TACIUTO E’ UNA BUGIA INTERA di Michelangelo Severgnini LIBIA: UN MOVENTE TACIUTO E’ UNA BUGIA INTERA

LIBIA: UN MOVENTE TACIUTO E’ UNA BUGIA INTERA

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Il presidente Mattarella non ricorda? di Michele Blanco Il presidente Mattarella non ricorda?

Il presidente Mattarella non ricorda?

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti