Le 2 principali menzogne del governo sulla Manovra 2024
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di Alessandro Volpi*
La narrazione degli annunci. Il placido ministro Tajani annuncia un contributo da parte delle banche alla legge di bilancio stimabile in 3-4 miliardi, spalmati su due anni; un contributo rivendicato con orgoglio dalla presidente Meloni. In realtà, non si tratta affatto di una imposta più pesante sui profitti e neppure di un prelievo una tantum, ma solo di una anticipazione su future imposte, le cosiddette imposte differite attive, che le stesse banche recupereranno in pieno. Quindi i 100 miliardi di euro di profitti, accumulati dagli istituti di credito in due anni, e in larga parte distribuiti agli azionisti, ancora una volta non saranno toccati. E la Legge di bilancio conterrà solo una vuota operazione contabile.
A proposito di Legge di Bilancio. Il provvedimento è stato raccontato come un insieme di misure del valore complessivo di 30 miliardi di euro. In realtà si tratta di 20 perché 10 miliardi devono essere destinati alla riduzione dello 0,5% del deficit, secondo quanto previsto dal folle Patto di stabilità riformulato di recente della Commissione europea. Inoltre i mancati acquisti di titoli del debito pubblico italiano - che, è bene sottolinearlo, garantisce la copertura alla Legge di bilancio per circa 8 miliardi - da parte della Bce fanno salire il conto interessi complessivo di una decina di miliardi. In altre parole, questa Europa costa circa 20 miliardi, buttati via nel delirio della austerità.
*Pubblicati su Facebook il 16 ottobre 2024