Le 7 condizioni che spiegano l'aumento della diseguaglianza
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di Alessandro Volpi
Tutti i dati che stanno uscendo in questi mesi certificano un brutale aumento delle disuguaglianze. Si tratta di un fenomeno che è frutto di una serie di condizioni ormai molto evidenti.
Provo a metterle insieme.
Provo a metterle insieme.
1. Ormai i sistemi fiscali dei paesi ancorati al modello capitalistico sono regressivi: premiano in maniera evidente i più ricchi. A ciò si aggiunge l'altrettanto dilagante numero di paradisi fiscali, legali e illegali.
2. Esistono un numero esteso di lavoratori che non sono tutelati da contratti decenti ed una quantità altrettanto estesa di lavoratori privi di qualsiasi tutela.
3. I contratti nazionali non sono in grado di garantire una crescita reale delle retribuzioni.
4. Non esistono più forme di indicizzazione delle retribuzioni che le leghino all'aumento dei prezzi.
5. Non esistono politiche monetarie che cerchino di rendere meno costoso l'indebitamento.
6. La finanziarizzazione, lo spostamento dell'economia in direzione finanziaria, favorisce certamente i redditi e le ricchezze più alte.
7. La ritirata dello Stato sociale ha reso a pagamento un complesso di servizi che erodono radicalmente il reddito delle fasce più povere della popolazione.
In sintesi, l'attuale modello politico ed economico che viene praticato nel cosiddetto libero mercato è fonte di una disuguaglianza non più tollerabile.