Le decisioni di Trump ed Israele sulla Siria occupata

1954
Le decisioni di Trump ed Israele sulla Siria occupata

 

La Siria dalla caduta di Bashar al Assad è in balia delle decisioni dei suoi occupanti. Ieri, l’emittente israeliana Kan ha riferito, rilanciata dall’agenzia turca Anadolu, che alti funzionari della Casa Bianca hanno inviato un messaggio alle loro controparti israeliane indicando che il presidente Donald Trump intende ritirare le truppe statunitensi dalla Siria.

Lo scorso dicembre, il Pentagono precisò che gli Stati Uniti hanno circa 2.000 soldati schierati in Siria. Tra l’altro questi soldati occupano le zone nordorientali del paese arabo, ricche di giacimenti di petrolio e gas che dal 2017 Washington continua a saccheggiare, con il pretesto di prevenire un ritorno del gruppo terroristico, ISIS.

Chi si potrebbe ritirare e chi invece non ci pensa nemmeno.

Infatti, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato ieri, che l’esercito occuperà a tempo “indefinito” il versante siriano del monte Hermon e altre aree nel sud della Siria.

Katz ha ribadito che "l'IDF rimarrà sulla sommità dell'Hermon e nella zona di sicurezza a tempo indeterminato per garantire la sicurezza delle comunità delle alture del Golan e del nord, e di tutti i residenti di Israele", aggiungendo: "Non permetteremo a forze ostili di insediarsi nella zona di sicurezza della Siria meridionale... agiremo contro qualsiasi minaccia".

Secondo Katz, Tel Aviv prenderà contatto con le "popolazioni amiche" nell'area della Siria meridionale, "con particolare attenzione alla grande comunità drusa che ha stretti e storici rapporti familiari con i nostri fratelli drusi in Israele".

Israele può stare tranquillo, in quanto il leader de facto della Siria, Ahmad al-Sharaa (precedentemente noto come Abu Mohammad al-Julani), leader di Hayat Tahrir al-Sham (HTS), poco tempo dopo essersi insediato a Damasco, che il nuovo governo siriano non rappresenta una minaccia per Israele.

Allo stesso tempo, Trump durante il suo mandato affermò che Washington occupava la Siria per appropriarsi del petrolio. Con la nuova leadership siriana, Trump può dormire sogni tranquilli, non ci sono dubbi che il petrolio e il gas non resteranno a disposizione dei siriani.

Inoltre, la presenza di Israele a tempo "indefinito" in Siria è la migliore garanzia per gli interessi degli USA nella regione.

___________________________________________________________________________________

GAZZELLA ONLUS HA BISOGNO DEL SUPPORTO DI TUTTI

l'AntiDiplomatico è in prima linea nel sostenere attivamente tutti i progetti di Gazzella Onlus a Gaza

Acquistando "Il racconto di Suaad" - prigioniera palestinese - (Edizioni Q in collaborazione con LAD edizioni) sosterrete i prossimi progetti di "Gazzella" per la popolazione di Gaza:

https://www.ladedizioni.it/prodotto/2091/

È necessario il contributo di tutti. Grazie

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Trump-Zelensky, leggere la realtà di Marco Bonsanto Trump-Zelensky, leggere la realtà

Trump-Zelensky, leggere la realtà

 Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street di Giuseppe Masala  Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street

Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia? di Paolo Desogus Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti di Geraldina Colotti Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Area flegrea e il famoso "IT Alert" di Francesco Santoianni Area flegrea e il famoso "IT Alert"

Area flegrea e il famoso "IT Alert"

La deriva di un continente in guerra di Giuseppe Giannini La deriva di un continente in guerra

La deriva di un continente in guerra

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania di Antonio Di Siena Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi di Michelangelo Severgnini Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX" di Giorgio Cremaschi Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti