Le "Ferrari di Assad", i factchecker e alcune semplici domande
Sembra essere ritornati ai tempi del “WC d’oro del despota Yanukovich” sbandierato nel 2014 da Repubblica (ma che si scoprirà, qualche tempo dopo, essere stato realizzato nel 2012 da un artista americano, per pubblicarlo su Pinterest) che servì a legittimare il colpo di stato degli USA in Ucraina. Ora è la volta di un’altra bufala, presa come Vangelo anche dai sedicenti fact-checkers, per legittimare l’invasione della Siria.
Ci riferiamo ad un video, (già con milioni di visualizzazioni) verosimilmente girato nel garage di qualche hotel di lusso ma che tutti i media assicurano essere il “garage del dittatore Assad”. Ad attestarlo la presenza, tra un centinaio di autovetture (non tutte di lusso) e furgoni, di quattro Ferrari. Ma, a vedere bene, ci sono anche sette camper. E nei commenti al video (tutti schiumanti rabbia contro il dittatore che si baloccava nel lusso mentre il popolo pativa la fame) una considerazione intelligente: “Ma che se ne faceva Assad di tante macchine? E, soprattutto di tanti camper? Andava in villeggiatura a Lignano Sabbiadoro?”
Intanto va avanti sui media la beatificazione di Abu Mohammad al Jolani, che con i suoi tagliagole ha occupato Damasco. Fino a ieri su di lui pendeva una taglia del ministero della Giustizia USA per terrorismo di dieci milioni di dollari oggi viene già ribattezzato da Repubblica “miliziano pragmatico”. Domani, stati pur certi, sarà uno “statista”
Francesco Santoianni