Le forze israeliane assaltano l'ufficio di Al Jazeera in Cisgiordania
Soldati israeliani in equipaggiamento da combattimento hanno fatto irruzione nello studio del canale televisivo Al Jazeera a Ramallah, nel nord della Cisgiordania, all'alba di questa domenica e hanno ordinato la chiusura dello studio per 45 giorni. Lo ha annunciato la stessa emittente del Qatar.
Le forze di occupazione israeliane hanno confiscato documenti e attrezzature fotografiche e radiotelevisive di Al Jazeera.
Un clip pubblicato dal canale del Qatar mostra truppe israeliane armate che attraversano i corridoi ed entrano negli uffici mentre vengono riprese dalla troupe televisiva di Al Jazeera.
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— ???? ??????? (@AJArabic) September 22, 2024
Ciò avviene quattro mesi dopo che Israele ha chiuso l’ufficio di Al Jazeera ad Al-Quds (Gerusalemme).
Questa azione lancia un campanello d’allarme, dal momento che Israele potrebbe essere in procinto di pianificare qualcosa di terrificante in Cisgiordania e non vuole che il mondo lo veda.
Israele ha spesso preso di mira Al Jazeera e i suoi giornalisti, arrivando talvolta persino a ucciderli, come è successo a Shireen Abu Akleh, Samer Abudaqa, Ismail al-Ghoul e Rami al-Rifi.
"Ciò è molto in linea con la politica dello Stato di Israele sin dal 1948... impedire che vengano diffuse notizie vere sui palestinesi o su ciò che lo Stato di Israele sta facendo ai palestinesi... colonizzandoli, arrestandoli e torturandoli", ha spiegato ad Al Jazeera Rami Khouri, eminente docente dell'Università americana di Beirut.
Khouri ha ricordato che Al Jazeera è "lo strumento principale per informare il mondo" sulle violazioni di Israele nei territori palestinesi.
L'ufficio di Al Jazeera, al momento, è inaccessibile ai giornalisti, sigillato con due grandi piastre di metallo saldate sopra l'ingresso.