Le principali (e più incredibili) fake news che hanno distrutto la Siria
Continuano le esecuzioni in Siria, soprattutto per mano dei “ribelli” capitanati dal tagliagole Muhammad al-Jawlani (destinatario di una una taglia dell’FBI di 10 milioni di dollari). Nonostante ciò, i media mainstream (e, purtroppo, anche organizzazioni per le quali ci eravamo spesi) inneggiano ad una Siria “liberata” dal criminale regime di Assad, contro il quale, con innumerevoli fake news, per quattordici anni, hanno condotto – e continuano a condurre - una campagna di criminalizzazione senza pari. Un fiume di menzogne che, tra l’altro, ha reso accettabili agli occhi dell’opinione pubblica (e anche di tante anime belle della “sinistra”) feroci sanzioni (qui un documento di approfondimento); sanzioni aggravate nel 2020 dal Caesar Syria Civilian Protection Act che basano il loro essere sulle “Foto di Caesar”: un sedicente fotografo della Polizia militare siriana che avrebbe fotografato migliaia di cadaveri di oppositori condannati a morte. Una colossale bufala creata dallo studio londinese Carter-Ruck, finanziata dal governo del Qatar e supportata con innumerevoli articoli, servizi TV, libri e, soprattutto, mostre (tra le più famose quella supportata dagli europarlamentari Cinque Stelle).
Le “foto di Caesar” è stata forse la fake news meglio architettata per imporre un regime change in Siria. Le tante altre fake news sono semplicemente incredibili. Ad esempio quella dei “cecchini di Assad che si allenano sparando al pancione delle donne siriane in cinta”; i barili bomba; i panifici e i ben nove ospedali pediatrici fatti bombardare (non si sa bene il perché) da Assad; il “napalm di Assad; il mitragliamento del “mig russo”… impossibile qui fare un elenco completo di tante menzogne che per quattordici anni hanno crocifisso la Siria.
Meglio concludere con una breve considerazione e una rivelazione agghiacciante.
A differenza della Libia dove l’aggressione si è conclusa nel giro di pochi mesi, in Siria è durata quattordici anni. E la presenza in Siria di aree occupate dai tagliagole ha messo a disposizione di questi ultimi una popolazione che, per fame o perché minacciata di morte, si è prestata a fare da comparsa in moltissimi video che poi abbiamo visto in TV o su Internet. In alcuni di questi video, comparse inconsapevoli sono stati bambini rapiti dai tagliagole.
Guardate il video qui sotto.